Con un incipit nel quale cita Bob Dylan e Lucio Battisti dedicato al rock and roll, il live di Gianluca Grignani al Rock In Roma inizia con il Joker in solitaria accompagnato dalla chitarra sul palco con La mia storia tra la mia dita, raggiunto sul finale del pezzo dal resto da tutti i componenti della band.

Sin dalle prime note, l’artista impronta il live sul rock and blues, dove gioca un ruolo fondamentale la chitarra e gli effetti sfoderati dalla pedaliera che prendono in certi momenti il sopravventi sullo show catturando l’attenzione dei presenti. Non ci sono pause ma un flusso continuo tra un brano ed un altro, che si trasporta dalla potente Ribellione a Cammina nel sole, passando per Non voglio essere un fenomeno. E poi The Joker uno dei brani manifesto dell’estratto dall’album Campi di popcorn, tra i migliori lavori in studio di Grignani, che espolode in un potentissimo arrangiamento live al tempo stesso dalla forte matrice nostalgica.

Gianluca Grignani al Rock In Roma: la setlist

Gianluca Grignani al Rock In Roma - ph © Daniele Cardone
Gianluca Grignani al Rock In Roma – ph © Daniele Cardone

La setlist prosegue Una donna così introdotta dalle chitarre del protagonista della serata e l’ottimo Salvatore Cafiero, tra le più amate dal pubblico. Una continua pioggia di dove troviamo anche Uguali e Diversi , con la coda dedicata a Bob Dylan citato nella sua Knockin on heaven’s door.  È il momento di Falco A Metà, che ha segnato i primi anni del successo di Grignani divenendone un piccolo grande classico, e che a distanza di oltre 25 anni nella nuova veste musicale continua a brillare. Abbandonata la chitarra, il cantautore si concentra sulla performance ringraziando a più riprese i presenti per essere intervenuti e che partecipano attivamente al live, che continua con Sogni Infranti estratta dall’ultimo album in studio in studio A volte esagero del 2014.

Con L’Aiuola, ripresa nell’ultimo tour anche da Vasco l’Ippodromo di Capannelle si scatena e ritorniamo con la mente alle atmosfere dei primi anni Duemila, nelle estati contrassegnate dai Festivalbar dove Grignani è stato tra i protagonisti, con questo brano divenuto un tormentone. Per la reprise Destinazione Paradiso Gianluca invita alcune fan sul palco per duettare insieme in una versione solo chitarra e voce, seguiti dai presenti che intano il brano a squarciagola. Il gran finale invece è per La fabbrica di plastica, estratta dal secondo ed omonimo album sperimentale da riscoprire della discografia del cantautore. Cala il sipario dopo novanta tirati minuti dello show, costruito con una fluidissima setlist, che scorre piacevolmente in bilico tra un sincero rock e blues. Di seguito la scaletta completa:

  1. La mia storia tra le dita 
  2. Ribellione 
  3. Cammina nel sole 
  4. Non voglio essere un fenomeno 
  5. Dio privato
  6. The Joker
  7. Una donna così 
  8. Uguali e diversi 
  9. Falco a metà 
  10. Il giorno perfetto 
  11. Baby Revolution
  12. Sogni infranti
  13. L’Aiuola

Encore

14. Destinazione Paradiso 

15. La fabbrica di plastica 

Immagine di copertina – Ph © Daniele Cardone

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