Gianluca Grignani è papà di quattro figli, nati tutti dall’amore con l’ex moglie Francesca Dall’Olio. Si chiamano Ginevra, Giselle, Giosuè e Giona. Il loro matrimonio è iniziato nel 2003 e arrivato al capolinea dopo 17 anni, nel 2020.
I due sono convolati a nozze nel 2003 e hanno avuto quattro figli, che hanno deciso di chiamare con nomi che iniziano con la lettera “G”. Poi la separazione nel 2020, dopo diverse voci che si rincorrevano ormai da tempo è arrivato l’annuncio ufficiale. Non sono chiare con precisione le cause, ma il rocker ospite di Verissimo con Silvia Toffanin ha spiegato: “La fine della relazione con la mia ex non è stato un dolore, lo è stato per i miei figli, ma stiamo bene così. Lei mi ha dato la libertà e io l’ho presa”.
Gianluca Grignani: chi sono i figli
Uno dei miei figli vuole fare l’architetto, l’altra mi piacerebbe che facesse letteratura, l’altro è ancora troppo piccolo e l’altro è intelligentissimo e bravo a scuola. Che papà sono? Non lo so, però riesco a farlo. La mia più grande soddisfazione è vedere che mia figlia prende un bel voto. Sono un padre permissivo, ma la libertà la devi considerare come la considero io. Se sei libero a casa mia, puoi fare quello che vuoi, ma devi considerare la libertà con i suoi valori e problemi e mia figlia l’ha capito. Sono molto fiero di lei.
Il vero motivo della rottura tra Grignani e Francesca Dall’Olio non è mai stato rivelato. Una cosa, però, sembra certa: pare che sia stata lei a lasciare il cantante:
“La fine della relazione con la mia ex non è stato un dolore, lo è stato per i miei figli, ma stiamo bene così. Non sono stato un buon marito, ma sono stato sempre onesto. Sarei andato avanti per la responsabilità per i miei figli. Lei mi ha dato la libertà e io l’ho presa“.
Nonostante sia finita tra i due, Gianluca Grignani ricorda ancora con tanta emozione il primo incontro con la ex moglie Francesca conosciuta sul set del videoclip de La fabbrica di plastica:
“Io Francesca l’ho solo e sempre amata, da quando vent’anni fa l’ho incrociata sul set della Fabbrica di plastica, e tanto è bastato a fermare il tempo nel tempo, a farmi fidare di lei incondizionatamente. Oggi posso dirlo: mi è andata bene”.