Giannis, il Dio sceso dall’Olimpo

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Di Redazione Metropolitan

In questo momento di stallo in NBA, Metropoltan Magazine vi tiene compagnia con dei focus sui migliori giocatori della lega. Oggi analizziamo la straordinaria stagione di Giannis Antetokounmpo.

La stagione di Giannis

Il greco sta viaggiando a medie assurde giocando il miglior basket della carriera. Dopo il fallimento al mondiale e dei playoff non troppo convincenti doveva rispondere con una stagione straordinaria e così sta facendo: è il candidato numero uno per vincere il premio di Most Valuable Player, è il leader della squadra con il miglior record della lega e sta provando ad ampliare skillset offensivo. Il giocatore di origine nigeriana è inarrestabile in transizione, capace di chiudere con una schiacciata praticamente in ogni occasione, ma questa estate si è allenato duramente per costruirsi un tiro affidabile, tallone d’achille dell’MVP in carica, proprio per essere più efficiente in post season quando solitamente si gioca meno contropiede ed è più difficile arrivare al ferro anche per un atleta straordinario come lui. Questo a dimostrazione del fatto di come questo ragazzo, oltre ad avere doti fisiche al di fuori dal comune, ha un’etica del lavoro e una mentalità da vero campione. Per questo giocatore “sky is the limit”.

I numeri di Giannis

Photo credits: Morry Gash/Associated Press

Nel basket le statistiche non sono tutto ma quelle del giocatore dei Bucks sono davvero da capogiro. Antetokounmpo viaggia a 29,6 punti, 13,7 rimbalzi e 5,8 assist di media a cui aggiunge 1 recupero e 1 stoppata a partita a dimostrazione della sua importanza in entrambe le metà campo. Infatti è primo nella lega per Defensive Rating, concedendo solo 96 punti ogni 100 possessi. Il giocatore è primo anche per PER, un valore che indica il contributo di un giocatore considerando i diversi aspetti del gioco rilevabili. In questa particolare statistica però si trova quasi ai massimi storici: Wilt Chamberlain nella stagione 1962-63 ha fatto registrare un PER di 31,8 mentre Giannis nella stagione corrente vanta un 31,6.
Malgrado tutto questo Giannis deve migliorare sensibilmente le sue percentuali da tre punti (30,6%) e dalla lunetta (62,3%) in cui è peggiorato di quasi 10 punti percentili rispetto allo scorso anno.
Questi numeri sono ancor più straordinari se si pensa al minutaggio limitato che gli riserva coach Budenholzer: meno di 31 minuti di media. Parametrando per 36 minuti i punti di Giannis sarebbero maggiori di quelli di Harden, considerato il miglior scorer della NBA. E proprio con Harden i rapporti non sono proprio idilliaci…

La diatriba con Harden

Photo credits: Stacy Revere/Getty Images

Antetokounmpo ha solo 25 anni ma è già una superstar. Non sono di certo nuove a questa lega antipatie e inamicizie tra personalità del calibro di Giannis. A partire dalla scorsa stagione infatti, il lungo greco ha iniziato a battibeccare con la stella degli Houston Rockets James Harden poiché i due erano i principali candidati all’MVP, poi assegnato a The Greeek Freak non senza polemica. La sfida si è riaccesa quest’anno quando durante il draft dell’All Star Game, Giannis ha preferito Walker al “Barba” accusando quest’ultimo di non passare la palla. La risposta dell’ex-OKC non si è fatta attendere e ha sottolineato prima che la sua media assist era maggiore di entrambi, e in un secondo momento che il suo gioco è basato su delle skill e non solo su uno strapotere fisico. In questo momento, con la stagione ferma, i due non possono scontrarsi sul campo, ma l’intera fanbase della NBA non aspetta altro.

Lorenzo Mundi

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