ViaggiAmo ci riporta oggi nella magnifica Toscana, alla riscoperta di un mondo magico e da sogno, capace di farci tornare bambini. Parliamo del Giardino dei Tarocchi, realizzato da un’idea della scultrice Niki de Saint Phalle. Collaborando, come vedremo, con un’équipe di nomi famosi dell’arte contemporanea, l’artista diede vita al suo sogno di sempre.
Il Giardino dei Tarocchi: l’ispirazione dell’artista
Nel cuore della Toscana c’è un posto incredibile che dovete assolutamente visitare. A prima vista potrebbe sembrare il Parc Guell di Barcellona, ma questo incantevole parco si trova nel cuore della Maremma, nel comune di Capalbio, in provincia di Grosseto. Ad ispirare la scultrice non è stato soltanto il famosissimo parco spagnolo. Fondamentale è stata anche la visita al Sacro Bosco di Bomarzo, che catturò l’artista con la sua spettacolarità. La scultrice trasse così tanta ispirazione da queste opere che iniziò a dedicarsi anima e corpo alla realizzazione di un suo giardino, dove poter esprimere liberamente le sue visioni e tutta la sua dirompente creatività.
Il lavoro ebbe inizio nel 1979 e si concluse con la sua inaugurazione, avvenuta il 15 maggio 1998. Costituito di 22 enormi sculture, tutte rappresentanti gli Arcani Maggiori dei Tarocchi, il parco è completamento ricoperto di mosaici in specchio, vetro pregiato e ceramiche. Proprio con l’intento di mantenere la sua delicata purezza e preservarne le opere e l’aspetto magico, Niki de Saint Phalle ha deciso di limitare le visite solo in alcuni periodi dell’anno (da Aprile ad Ottobre) e solo in determinate fasce orarie. Un’altra particolarità è che non sono previste visite guidate. Ciò che conta è garantire l’impatto visivo e sognante allo spettatore.
Le gigantesche architetture del colorato mondo dei tarocchi
Già all’ingresso l’osservatore sarà sicuramente proiettato in un mondo magico, chiaramente disconnesso dalla realtà. L’immensa muraglia in tufo, infatti, è caratterizzata al centro da un’apertura circolare che segna l’entrata ad un mondo nuovo. Subito ci si troverà nella piazza principale, con la vasca che domina al centro. Questa risulta sovrastata dalle figure oniriche sovrapposte della Papessa e del Mago, che sono un evidente omaggio all’Orco di Bomarzo. Proprio dalla bocca spalancata della Papessa sgorga l’acqua che andrà a trovarsi nella vasca, al cui centro è stata collocata a sua volta la Ruota della Fortuna, scultura meccanica semovente eseguita da Jean Tinguely, marito di Niki de Saint Phalle.
Cattureranno, poi, l’attenzione dell’osservatore le immense e coloratissime figure che seguono: l’Albero della Vita con teste di serpente al posto dei rami e ricoperto di iscrizioni; il Papa, realizzato con tecnica filiforme; il Sole, simboleggiato da un grande uccello di fuoco variopinto; altre sculture più piccole come la Morte, la Temperanza e gli Innamorati sono state realizzate a Parigi con la collaborazione di Mario Zitelli e poi prodotte in poliestere da Robert, Gerard e Olivier Haligon.
La maestosa Imperatrice, espressione dello stile dell’artista
Forse più di altre è degna di nota una delle incredibile manifestazioni dell’arte di Niki de Saint Phalle. Si tratta della scultura dell’Imperatrice, un’immensa ed opulenta figura femminile, che è stata anche il luogo in cui l’artista risiedette per lunghi periodi prima di terminare il parco. Avete capito bene! Il suo interno ospita una camera da letto, un soggiorno e una cucina ed ha le pareti completamente ricoperte di vetri veneziani. Questo è il punto del parco più affascinante e spettacolare ed è indubbiamente in grado di sorprendere il visitatore!
Chissà quante ancora sono le figure e gli scenari che potrebbero stupirvi. E allora, perché non andare e vivere in prima persona questa esperienza onirica e incantata? Chi è sempre stato un sognatore e chi, invece, tende a restare ancorato alla realtà: il Giardino dei Tarocchi è in grado di affascinare davvero tutti! Pronti ad entrare in un mondo magico?
Martina Pipitone