Schiva e riservata, Sagitta Alter, svedese ex guida turistica, è stata accanto a Gigi Proietti per 58 anni. I due si conobbero in Italia, nel 1962, quando lui, 22enne, era ancora all’inizio della sua carriera e iniziava ad esibirsi come cantante in alcuni locali di Roma.
Tra i due mai una crisi, mai un pettegolezzo, nulla che desse adito a parlare di loro: d’altronde, gli amori, quelli veri, nascono e crescono senza proclami, e il loro questo era, sentimento, non manifesto, di quelli che non affrontano il passo del matrimonio per avere un contratto che li ufficializzi come fatti l’uno per l’altra. “In realtà è una domanda che mi fanno proprio tutti… La verità è che io e Sagitta non ci pensiamo più” confidò lui in un’intervista a Di Più: “Non ci tenevamo particolarmente al matrimonio quando eravamo giovani, ma non lo escludiamo. Chissà, magari un giorno ci guarderemo e ci verrà voglia di compiere anche questo passo… Anche se il traguardo più bello, quello di costruire una famiglia unita, siamo già riusciti a realizzarlo”.
Chi sono le figlie di Gigi Proietti, Susanna e Carlotta
Una famiglia, già. Quella costruita insieme a Sagitta e alle loro figlie Susanna e Carlotta, di 42 e 37 anni, entrambe immerse nel mondo dello spettacolo: la primogenita dietro le quinte, mentre, Carlotta, la più estroversa, in scena come papà, da cantante e cantautrice. “I miei primi ricordi sono tutti uguali: io, mia madre e mia sorella sedute in prima fila, e a fine spettacolo una coda di persone adoranti che volevano stringergli la mano”, uno dei tanti ricordi di Susanna bambina raccontati in un’intervista al Corriere della Sera: “Mi dava fastidio, a più di uno avrei dato un morso. Faceva strano perché dentro casa eravamo una famiglia davvero normale, ma quando uscivamo eravamo circondati da scocciatori, dal mio punto di vista, che volevano l’autografo”.
Carlotta, invece, in un’occasione confidò un episodio famigliare che desse l’idea di come, tra papà Gigi e mamma Sagitta, la ‘dura’ della coppia fosse stata proprio lei. “A 14 anni avevo già il vizio del fumo. E una mattina, a scuola, insieme con un paio di miei compagni di classe, mi nascosi per accendere una sigaretta. Una professoressa ci vide e lo spifferò alla preside. ‘Avvertiremo subito le vostre famiglie’, disse alzando la voce. Tornai a casa terrorizzata”, raccontò Carlotta: “Mamma era davanti la porta, scura in volto. ‘Ha telefonato la scuola, so che ti hanno scoperta mentre fumavi. E adesso a Papà glielo dici tu. Andai da mio padre. Bussai alla porta del suo studio. ‘Devo confessarti una cosa, papà’. Lui stava sfogliando il giornale. Alzò lo sguardo. ‘Dimmi, amore di papà, che c’è?”. “Ecco, vedi….. Stamattina a scuola mi hanno scoperta a fumare una sigaretta”. Sorpreso mi domandò: ‘E perché, non si può fumare a scuola?”.