Oggi è la Giornata Mondiale delle api e degli altri insetti impollinatori, come vespe, farfalle, falene e coleotteri: oltre 20.000 specie che garantiscono un servizio indispensabile, quello dell’impollinazione.
Scopriamo perché le api sono essenziali per la nostra sopravvivenza e perché bisogna ricordare la giornata mondiale delle api e fare una riflessione su quello che sta accadendo al nostro pianeta.
Perché le api sono essenziali per la nostra sopravvivenza?
Quasi tutti lo sanno, ma le api ci servono, sono essenziali. Lavorano come matte in un settore essenziale per la nostra sopravvivenza aiutandoci a produrre il 75% delle colture alimentari mondiali. Sono utili ed è anche un affare perché non le paghiamo e non si lamentano nemmeno, lo fanno senza problemi.
Dovremmo tenercele strette e care le api, ma ce ne interessiamo tanto poco che anche l’immagine che abbiamo di loro è un po’ pigra. Ad esempio quanti sanno che non solo sono fondamentali per la difesa della biodiversità ma hanno una straordinaria diversità di comportamenti e di abitudini? Esistono oltre 20 mila specie di api, e non tutte vivono in un alveare. Alcune si sono messe in proprio, e parliamo della numerosa famiglia delle api solitarie di cui fanno parte le osmie, molto diffuse in Italia.
Sono essenziali le api e gli insetti impollinatori per la nostra sopravvivenza perché fanno un servizio indispensabile: l’impollinazione. Da questo dipende quasi il 90% di tutte le piante selvatiche con fiore e l’80% delle piante che producono cibo e prodotti per il consumo umano, pari al 35% della produzione agricola mondiale.
Il valore economico di questo servizio è stimato ogni anno di oltre 153 miliardi di euro a livello globale e 22 miliardi di euro in Europa. Tuttavia, secondo il WWF più del 40% degli impollinatori è a rischio di estinzione a livello globale, in particolare api selvatiche e farfalle.
L’abbondanza degli insetti è calata del 78% tra il 2008 e il 2017
Un recente studio condotto nel Regno Unito, analizzando gli impatti con i parabrezza delle auto, ha documentato un calo di quasi il 60% nel numero di insetti alati dal 2004. In Germania, l’abbondanza degli insetti è calata del 78% tra il 2008 e il 2017. A livello globale il Living Planet Index calcolato per le farfalle ha mostrato un calo medio del 49% nelle popolazioni dal 1990 al 2017.
Per l’IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services), le cause di questa riduzione sono distruzione, degradazione e frammentazione degli habitat, inquinamento (in particolare da pesticidi), cambiamenti climatici e diffusione di specie aliene invasive, parassiti e patogeni.
Secondo Greenpeace, soltanto in Lombardia, quest’anno sono circa 650 gli alveari dove c’è evidenza degli spopolamenti: oltre 12 milioni di api sparite nel nulla. “A ucciderle sono stati i pesticidi usati nell’agricoltura intensiva”, sottolinea Federica Ferrario, responsabile Campagna Agricoltura di Greenpeace Italia. Gli apiari coinvolti negli spopolamenti si trovano in aree caratterizzate da coltura intensiva di mais, in gran parte destinato a diventare mangime per gli allevamenti intensivi.
Tra gli impollinatori, le specie del genere Apis sono le più numerose: oltre 20.000 in tutto il mondo, gran parte delle quali selvatiche. La più popolare è l’ape domestica, nome scientifico Apis mellifera, conosciuta nel mondo come ape italica.
In tutta l’Unione Europea, secondo i dati Ispra, ci sono almeno 600.000 apicoltori, che gestiscono 17 milioni di alveari e producono circa 250.000 tonnellate di miele l’anno. In Italia, gli apicoltori censiti in Italia al 2020 erano 65.000, in costante aumento. In aumento è anche il numero degli alveari (1.950.000 unità nel 2020), con una produzione di miele stimata in circa 25.000 tonnellate.
WWF Italia: Diamo una casa alle api
In occasione della Giornata, il WWF Italia promuove il progetto “Diamo una casa alle api“, che punta a realizzare e gestire in 20 Oasi WWF su tutto il territorio nazionale delle aree per facilitare la vita a questi insetti.
WWF intende sostenere la salvaguardia degli insetti impollinatori che, garantendo la sopravvivenza di tante specie vegetali, sono fondamentali per l’equilibrio dell’ambiente in cui viviamo. Anche l’Intesa Sanpaolo contribuisce donando 30 euro per ogni mutuo Green e 10 euro per ogni prestito Green erogato. La devoluzione terminerà il 30 settembre 2021, ovvero al raggiungimento dell’obiettivo di raccolta.
Valeria Muratori