Gli studenti scendono in strada per manifestare contro l’esame di maturità: vogliono la tesina

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Di Redazione Metropolitan

Tesina, no seconda prova. Questo è ciò che chiedono gli studenti di tutta Italia al Ministero. L’esame di maturità mobilita i maturandi, che scendono per le strade a far sentire la loro.

Passare il quarto e quinto anno di scuole superiori dentro casa non è il massimo, riconosciamoglielo. Il dissenso degli studenti è frutto di un rapporto con la scuola che negli ultimi due anni si è plasmato totalmente, speso a casa e con tutte le difficoltà scaturite dalla DAD.

Il ministro Patrizio Bianchi ha deciso di ripristinare la prima e la seconda prova dell’esame, che mancavano dal 2019. “La mobilitazione inizia oggi ma non si fermerà qui”, affermano gli studenti, contrari alla scelta del ministro. A quanto pare l’opinione è condivisa da tutti: oltre al corteo di Roma, le manifestazioni si sono svolte in tutta Italia, facendosi sentire.

Se proprio deve esserci una prova scritta, che sia la tesina. Anche questa era stata tolta dall’esame di maturità, assieme alle altre prove scritte; ora gli studenti chiedono di sostituire prima e seconda prova con la tesina, che suona come un’opzione che incontra gli interessi di tutti.

Pensateci, se la decisione di ripristinare una parte scritta al fianco di quella orale, il progetto della tesina può essere la soluzione giusta. Scegliere un argomento, studiarlo, lavorarci sopra ed elaborarlo, perdersi nei dettagli, creare i collegamenti… è un lavoro sicuramente più creativo e stimolante, e su questo non ci piove. Ricordo di essermi divertita tanto a scrivere la tesina. Potrebbe essere un modo di coinvolgere di più i maturandi all’interno della prova che coronerà la fine della scuola, vissuta in modo confuso e vuoto da quando c’è la pandemia.

Serena Baiocco

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