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Il golf del 2020: i migliori scalatori del Ranking Mondiale

Nell’anno 2020 ci sono state diverse rivelazioni nel mondo del golf: dal 22enne Viktor Hovland, al migliore rookie europeo Valimaki, fino all’esplosione definitiva di Matthew Wolff. Nessuno di loro, però, risulta essere il giocatore con il miglioramento più elevato del 2020.

Berger ottiene il miglioramento più “qualitativo”

Il golfista ad aver compiuto il salto in alto dalla qualità più elevata (e non di posizioni totali) è stato Daniel Berger. Il 27enne americano durante le passate stagioni ha subito due infortuni importanti, alla mano e al polso, che ne hanno pregiudicato il rendimento. Dopo essere guarito e aver riguadagnato la carta al primo evento disponibile, Berger ha subito vinto il Charles Schwab Challenge al playoff contro Morikawa. Un successo che non arrivava da tre anni e che lo riproietta ai fasti del 2015, quando era stato Rookie of the Year sul PGA Tour. Le sue prestazioni lo hanno portato dal 154° posto al 13°, ben 141 posizioni in più di fine 2019 che gli valgono un cambio del 91.56%.

Will Zalatoris: la migliore entrata nei Top 60

Al secondo posto troviamo Will Zalatoris, capace di un’impresa che la pandemia sembrava aver reso impossibile. Difatti il 24enne statunitense ha dominato il Korn Ferry Tour con una vittoria e dieci Top-ten nelle prime sedici gare della stagione, rendendolo ovviamente il N.1 della Money list. Il sistema di promozioni verso il PGA Tour è stato però congelato sino a agosto 2021 a causa del Covid-19, l’unica possibilità per Zalatoris di fare un balzo in alto nel World Ranking era lo US Open a cui si era qualificato. Occasione che è stata sfruttata in pieno: 6° posto che si va ad unire ad altri due Top-10 sul PGA Tour nel 2020, tutto ciò gli è valso il 59° posto partendo dal 672°. Un cambiamento che viene quantificato nel criterio percentile del 91.22% dal World Ranking.

Nienaber spacca le classifiche nel World Golf Ranking del 2020

Il terzo miglior “scalatore” nel rapporto quantità-qualità è Wilco Nienaber. Il 20enne sudafricano che primeggia nella classifica dei Drive più lunghi (342 yards di media) ha ottenuto tre Top-10 al suo primo anno di permanenza fissa sull’European Tour, in particolare è risultata utile per la sua classifica il 2° posto al Joburg Open di fine novembre. Il miglior bombardiere del Tour Europeo è anche arrivato in 46° posizione nella Race to Dubai, traguardi che lo hanno fatto salire di 1504 posizioni: dalla 1665° alla 161°, una differenza del 90.33%.

Il maggior numero di posizioni guadagnate

Da menzionare anche Curtis Thompson, ritiratosi a soli 25 anni a causa di risultati non esaltanti sul Korn Ferry Tour. Dopo essere diventato il caddie di sua sorella sul LPGA Tour, essersi sposato ed aver conseguito una laurea, Curtis è tornato sui green a 27 anni. Età matura per vincere il suo primo torneo proprio sul Korn Ferry Tour, successo al quale si aggiungono altri due Top-10, sufficienti a fargli scalare 1752 posizioni: dalla numero 2074 alla 322, ossia la risalita più corposa del 2020 nel World Ranking.

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