Good Omens è l’opera di Douglas Mackinnon prodotta e distribuita da Prime Video, basata sul romanzo Buona Apocalisse a tutti! di Neil Gaiman e Terry Pratchett, in cui i protagonisti sono un angelo e un demone interpretati rispettivamente da Michael Sheen e David Tennant. La serie ha avuto un tale successo che Prime Video ha preso la decisione di produrne e distribuirne una seconda stagione: vediamo i suoi punti di forza. SPOILER ALERT per quanti non abbiano ancora visto la prima stagione di Good Omens.

Prime Video: Good Omens fa centro, in arrivo la seconda stagione

Good Omens: Michael Sheen e David Tennent interpretano un Angelo e un Demone - Photo Credits rottentomatoes.com
Good Omens: Michael Sheen e David Tennent interpretano un Angelo e un Demone – Photo Credits rottentomatoes.com

Uno dei lati più importanti della serie è costituito dalla scelta degli interpreti: la decisione di rendere protagonisti due giganti della recitazione come Michael Sheen e David Tennant è stata senza dubbio vincente.

I due sono perfetti nelle vesti di un Angelo e un Demone, che altro non è se non un angelo caduto. Solo più avanti, infatti, nel primo episodio della seconda stagione, scopriamo il motivo della caduta del Demone Crowley (David Tennant). Sin dall’inizio della serie, si comprende come i due, nonostante possano sembrare dei personaggi antitetici, abbiano davvero molto in comune, tanto da diventare amici e rimanere tali dall’inizio di tutto fino a oggi.

Un Onnipotente dalle scelte discutibili

Ciò che Crowley e Aziraphale (Michael Sheen) hanno in comune, altro non è che un dubbio di portata colossale: entrambi sono piuttosto allibiti in merito ad alcune scelte di Dio, l’Onnipotente, che sembrano andare contro alcuni principi fondamentali della parte buona, come la pietà, la considerazione delle forme viventi, la bontà stessa in certi casi.

Mentre nella prima stagione vediamo i due alle prese con il diluvio universale e la fine del mondo, entrambi avvenimenti facenti parte del Piano Ineffabile del divino, la seconda serie ha inizio esaminando il caso dell’umano Giobbe, a cui fu tolta ogni cosa per una scommessa di Dio con il Diavolo in persona – così, per lo meno, è narrato nella serie tv. Sia l’Angelo che il Demone restano un po’ increduli davanti a queste azioni che, nonostante siano volute dall’Onnipotente, non sembrano essere esattamente buone. Proprio in questo risiede l’amicizia tra i due protagonisti: mentre Inferno e Paradiso obbediscono ciecamente agli ordini dei loro rispettivi leader, i due si fanno domande, mettendo in discussione ogni scelta.

Angeli, Demoni…e gli altri

Crowley e Aziraphale, comunque, non sono i protagonisti incontrastati della prima stagione: insieme a loro, al centro della scena, ci sono Anathema Device (Adria Arjona) e Newton Pulsifer (Jake Whitehall), i rispettivi eredi di una strega e un cacciatore di streghe.

Un altro fulcro della serie, infatti, è proprio il libro di profezie scritto dall’antenata di Anathema, The Nice and Accurate Prophecies of Agnes Nutter, Witch: il libro, in realtà, costituisce parte del titolo del volume di Gaiman e Pratchett in lingua originale inglese. La particolarità delle profezie di Agnes Nutter è che si sono sempre avverate, e lei riesce a comunicare alla sua discendente come fermare l’anticristo. Anche i personaggi secondari, come l’altro cacciatore di streghe, Shadwell, la sua amica Madame Tracy, gli Arcangeli e i demoni, contribuiscono non poco a fare di Good Omens una serie senza sbavature, con una capacità incredibile di narrare gli eventi in modo coinvolgente e dettagliato.

Intrattenimento per tutti i gusti con Good Omens

Good Omens, letteralmente “buoni presagi”, è una serie godibile davvero da tutte le persone di tutte le età e gli interessi: spazia dalla fantascienza al divino, dalla storia d’amore al dramma, il tutto condito con una buona dose di ironia.

Il consiglio è di vederla in inglese, sottotitolato se non avete familiarità con la lingua, per godere appieno della fantastica interpretazione di Tennant dei panni di demone, di cui già solo gli outfit valgono la pena una visione. Tra eventi biblici e accidenti terreni e non solo, Good Omens vi regalerà alcune ore di divertimento di qualità, grazie a un mix esplosivo di un’eccellente capacità di scrittura e irreprensibili doti recitative.

Beatrice Martini

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