Il Garante per la privacy ha approvato il green pass. Si tratta del certificato verde che consente di spostarsi tra paesi europei e partecipare a feste e matrimoni. Non sarà possibile al momento scaricarlo dall‘app Io perchè il Garante ha riscontrato il possibile trasferimento di dati sensibili a paesi terzi
Il Garante della privacy ha approvato il green pass
Il Garante per la privacy ha dato parere favorevole sull’uso del green pass, il certificato verde che permette di spostarsi tra paesi europei e partecipare a matrimoni ed eventi. Appena esso sarà attivo a livello nazionale, sarà la piattaforma Sogei del ministero della Sanità ad emettere un codice Qr che attesta almeno la prima dose di vaccino effettuata, un test negativo o l’avvenuta guarigione dal Covid. Il green pass potrà essere usato già da subito in Italia perchè il sistema di certificazione è stato già attivato con il decreto Riaperture mentre bisognerà attendere il primo luglio per l’Europa.
Il Garante ha però richiesto chiarezza sulle ”finalità per le quali potrà essere richiesto il green pass che dovranno essere stabilite con una norma di rango primario”. Una legge per cui il green pass possa verificato solo con l’app VerificaC19. Questo, spiega il Garante, “è l’unico strumento in grado di garantire l’attualità della validità della certificazione verde, in conformità ai principi protezione dei dati personali, garantendo inoltre che i verificatori possano conoscere solo le generalità dell’interessato, senza visualizzare le altre informazioni presenti nella certificazione”.
Il caso dell’app Io
Per il Garante per la privacy si potrà scaricare il grenn pass attaverso i sistemi previsti dal decreto Riaperture come piattaforma Sogei e app Immuni ma non dall’app Io. Il Garante infatti ha riscontrato problematicità su questa app dovute a trattamenti dati che “prevedono l’interazione con i servizi di Google e Mixpanel, e che comportano quindi un trasferimento verso Paesi terzi (per esempio Usa, India, Australia) di dati particolarmente delicati (per esempio transazioni cashback, strumenti di pagamento, bonus vacanze), effettuato senza che gli utenti ne siano stati adeguatamente informati e abbiano espresso il loro consenso”.
Il Garante per la privacy ha inoltre ordinato alla società PagoPa, gestore dell’app Io, di “bloccare provvisoriamente alcuni trattamenti di dati effettuati tramite IO che prevedono l’interazione con i servizi di Google e Mixpanel e comportano di conseguenza il trasferimento di dati verso Paesi terzi”. La PagoPa dal canto suo ha fatto sapere in una nota che i servizi di bonus vacanze e cashback offerti dalla sua piattaforma restano attivi perchè conformi alle leggi europee. È già operativo, inoltre, un tavolo con il Garante per la privacy per portare il green pass sull’app Io.
Stefano Delle Cave