Nel nuovo appuntamento della rubrica Parole dal Mondo, Halloween: significato, semantica ed etimologia della festa più spaventosa dell’anno.
Halloween, etimologia e storia di una parola
L’etimologia della parola Halloween proviene dell’inglese mediovale: halowen o halwen che, letteralmente, significa ”venerare”, ”santificare”, ”onorare”. Più precisamente, si tratta di una contrazione scozzese settecentesca dell’inglese Allhallow’s-even, ”Vigilia di Ognissanti”. L’etimologia di Halloween, quindi, rappresenta una variante derivante dalla lingua scozzese il cui nome completo All Hallows’ Eve; tradotto significa “Notte di tutti gli spiriti sacri”, cioè la vigilia di Ognissanti. Tuttavia il sintagma All Hallows’ Eve non risulta fino al 1556. Pare che l’origine della parola andrebbe ricercata nella leggenda del personaggio Jack O’ Lantern; un fabbro avaro e ubriacone che, un giorno, incontrò il diavolo. etimologia e significato di una festa spaventosa
Avendo condotto una vita dissoluta, il diavolo lo condannò a vagare senza sosta per il mondo alla sola luce di una zucca scavata nel suo interno e contenente una candela. Il il termine inglese ”scavare” si indica, infatti, con è “to hollow”; l’atto di scavare è, quindi, “hollowing”. Pare quindi che da ciò deriverebbe il nome Halloween.La zucca di Halloween è uno degli oggetti simbolo della festività. La tradizione della zucca scavata e dal volto intagliato ha origine in Irlanda e, la prima attestazione, risale ai primi dell’800. In Nord America invece, il simbolo della zucca intagliata per la notte del 31 Ottobre risale al 1834.
Samhain, storie e leggende sul 31 Ottobre: dai latini alle antiche feste celtiche
Le celebrazioni riguardanti la festa di Halloween originano da un’antica festa celtica, Samhain. Quest’ultima era una sorta di capodanno che segnava la conclusione dei raccolti e l’inizio dell’inverno e, come oggi, si svolgeva fra il 31 Ottobre e 1° novembre; era credenza comune che, in questo lasso di tempo, il mondo dei vivi e quello dei trapassati fosse collegato in una specie di connessione che creava un interregno fra i due mondi. Anche gli antichi romani celebravano gli spiriti dei morti durante i Lemuria di maggio e i Parentalia. Ma, fra le più antiche e oscure tradizioni della religione romana paragonabili all’Halloween dell’antica Roma, vi è il Mundus Cereris il cui rito prevedeva tre date: 24 Agosto, 5 Ottobre e 8 Novembre; questi tre giorni si segnavano sul calendario con la dicitura mundus patet, dove i vivi potevano comunicare con le anime dei trapassati.
Il rituale prevedeva l’apertura di una fossa posta all’interno del tempio di Cerere e consacrata ai Mani che, nella religione romana, si identificavano con le anime dei defunti. Le sacerdotesse di Cerere che aprivano il mundus, erano paragonabili alle Streghe riconosciute all’interno della mitologia celtica. Le sacerdotesse prima, e le streghe poi, attraevano gli spiriti dei defunti che, nell’antica Roma, erano noti come Larve o Lemuri, ‘‘spiriti della notte”. Successivamente, offrivano loro dolciumi e leccornie affinché non tormentassero i vivi . Da qui, un’altra analogia con il celeberrimo motto di Halloween ”Trick or Treat”, ”Dolcetto o Scherzetto’‘.
Stella Grillo
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