Speciale Halloween: faccia a faccia col (vero) assassino di “Scream”

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Di Chiara Cozzi

Il killer mascherato in una scena di “Scream”. © crediti fotografici: horroritalia24.it

Halloween è la festa più macabra dell’anno, l’unico giorno in cui gli amanti dell’orrore si riuniscono per passare una notte all’insegna di racconti e film terrificanti. Anche il cinema, infatti, deve molto a questa festa e a tutto ciò che vi rotea attorno, avendo realizzato pellicole indimenticabili che hanno spaventato intere generazioni.
Peccato, però, che spesso dietro la leggenda si nasconda un’oscura e terribile realtà. Questo è il primo episodio di Trick or Kill, la rubrica dedicata a tutti quei fatti reali che hanno ispirato i film horror più famosi. Oggi è la volta di Scream: chi era, in realtà, “ghostface“?

Lo squartatore di Gainesville

Titolo di giornale raffigurante i cinque studenti uccisi dallo squartatore di Gainesville © crediti fotografici: nine.com.au

Quando sentiamo il nome “squartatore” riferito a un killer, pensiamo immediatamente a Jack, che terrorizzò l’Inghilterra vittoriana. Qui però siamo in Florida, nel 1990, e le vittime non sono prostitute ma studenti universitari che si apprestano a iniziare il nuovo anno accademico.
Le prime vittime a cadere sotto i colpi del killer sono Sonja Larson e Christina Powell, che perdono la vita venerdì 24 agosto. Il giorno dopo, la stessa sorte toccherà a Christa Hoyt. Il panico non ci mette molto a diffondersi per la città, e gli studenti si attrezzarono per sopravvivere: c’era chi dormiva in gruppo e chi decise di lasciare la città.
Il lunedì successivo, persero la vita Tracy Paules e Manny Taboada.

Chi è il vero “ghostface” di Scream?

Danny Rolling © crediti fotografici: oxygen.com

Nel 1994 la polizia mette le manette ai polsi di Danny Rolling, che si dichiara immediatamente colpevole dei cinque omicidi compiuti in Florida, più un triplice assassinio compiuto nel 1989 a Shreveport, in Louisiana. La polizia della cittadina, in effetti, considerando le analogie tra le varie scene del delitto, aveva avvertito il dipartimento della Florida: il killer infatti era solito mettere in posa i cadaveri, mutilandoli e a volte utilizzando specchi, al fine di evidenziare la carneficina.
Rolling fu condannato a morte per ogni omicidio, e la condanna venne eseguita il 25 ottobre 2006. Dieci anni prima, nel 1996, usciva nelle sale il primo capitolo della saga che aveva preso ispirazione dalla sua follia omicida: Scream.

Per approfondire:
“Scream”, quinto capitolo in arrivo
“Scream”, quando una maschera bianca fa la storia dell’horror

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Crediti fotografici: horroritalia24.it; nine.com.au; oxygen.com

CHIARA COZZI