Hazel Juvenal-Smith, “L’angelo di Churchill” insospettabile spia

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Di Redazione Metropolitan

Per la rubrica “Esseri Unici” oggi raccontiamo la storia di Hazel JuvenalSmith nata 108 anni fa, il 7 novembre 1913, da una famiglia aristocratica inglese. Intelligente e colta (parlava 4 lingue ed era esperta in perizia calligrafica) entrò a fare parte dei cosiddetti “angeli di Churchill“, agenti donne nell’Europa occupata dai nazisti. La brillante Hazel parlava quattro lingue, era specializzata in storia e letteratura, ma soprattutto era esperta in perizia calligrafica.

Quest’ultimo aspetto le permise di essere notata da Sir Winston Churchill che la scelse per entrare a far parte del SOE, l’esercito segreto. L’elevatissima specializzazione in perizia calligrafia, le consentiva di descrivere la personalità degli individui solo leggendo poche parole da loro scritte a mano. Iniziò così la sua vita da spia. Nome in codice Jicky, come il profumo di Guerlain che tanto amava. Reclutata andò a lavorare sotto copertura all’ambasciata inglese a Parigi, e durante l’invasione tedesca, sostenne la Resistenza francese di De Gaulle.

Hazel JuvenalSmith, la vita avventurosa di una 007

Nella foto Hazel Juvenal-Smith  photo credit;: lagazzettadelmezzogiorno.it
Nella foto Hazel JuvenalSmith photo credit;: lagazzettadelmezzogiorno.it

Arrestata dalla Gestapo e rinchiusa nelle prigioni di Fresnes, Jicky subì atroci torture nonostante fosse a poche settimane dal parto. La granitica spia dall’inebriante nome riuscì nonostante tutto a non rivelare nessuna delle informazioni in suo possesso. Sopravvissuta ai nazisti, negli anni ’50, sposò un rampollo della famiglia Hermes. Col tempo però si accorse che la lussuosa vita parigina e le eleganti vacanze alle isole Porquerolles non le bastavano più. Così l’inquieta signora, a 48 anni, sfidò il destino e seguì un nuovo amore, stavolta italiano.

Di professione tipografo impiegato al Corriere Adriatico, era di 26 anni più giovane di lei. I due ben presto si trasferirono sulla riviera del Conero, a Sirolo. Un grande amore fortemente corrisposto che andò avanti per anni con un uomo comune molto diverso da lei. Un amore però con un epilogo amaro che provocò la rottura dei rapporti di Jicky con suo figlio e l’adorata nipote. Nella sua bella casa di Sirolo per scacciare la solitudine, Hazel trovò la compagnia di intellettuali e di esponenti del mondo imprenditoriale dell’alta moda.

La sua tranquilla vita nel Conero

Nella foto Hazel Juvenal-Smith photo credit;:nicolettamaggi.co.uk
Nella foto Hazel JuvenalSmith photo credit;:nicolettamaggi.co.uk

Del resto gli 007 di Churchill erano anche definiti “armata degli intellettuali”. Qui aprì un negozio di antiquariato ed insegnò inglese nelle scuole di Numana. Nonostante i suoi numerosi impegni non smise di viaggiare e frequenti furono i suoi viaggi in giro per l’Europa e per il mondo, fino in India. Cosa che fa supporre che la grande inglese sessantenne fosse ancora al servizio del governo britannico.

Della sua esistenza vissuta pericolosamente, non ne fece parola fino a quando un giorno alla soglia dei 90 anni svelò la sua avventurosa vita ad una sua giovane allieva Nicoletta Maggi. Hazel, lasciato apparentemente il suo nome in codice, visse indisturbata a Sirolo per quasi cinquant’anni, fino al 22 gennaio 2011, quando morì a 97 anni. A rendere omaggio all’insospettabile spia, eroina della seconda guerra mondiale è stata proprio Nicoletta Maggi, divenuta giornalista e scrittrice, autrice del libro “L’angelo di Churchill” in cui racconta per l’appunto la rocambolesca vita di Hazel JuvenalSmith.

di Loretta Meloni

Immagine di copertina (Spie della seconda guerra mondiale) photo credit: dogospia.com

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