A Hong Kong la polizia ha messo una taglia di circa un milione di euro su otto personalità molto note del movimento pro-democrazia. I ricercati sono all’estero: si erano autoesiliati dopo la legge emanata per reprimere il dissenso dopo i violenti scontri del 2019. La Cina accusa la Gran Bretagna: “Date rifugio ai fuggiaschi”.

Hong Kong sostiene “hanno commesso reati molto gravi”

Taglia su 8 attivisti di Hong Kong- Photo Credits Tgcom24
Taglia su 8 attivisti di Hong Kong- Photo Credits Tgcom24

Le otto persone sono fuggite dalla città dopo che Pechino ha deciso di imporre, a fine giugno 2020, la legge sulla sicurezza nazionale per reprimere il dissenso in risposta alle proteste di massa del 2019 a favore delle riforme democratiche, spesso sfociate in violenti scontri. I destinatari del mandato di cattura, tutti fuggiti, sono gli ex deputati Ted Hui e Dennis Kwok, gli attivisti Nathan Law, Anna Kwok, Elmer Yuen, Mung Siu-tat e Finn Law, e l’avvocato Kevin Yam. La taglia (circa 120mila euro ciascuno), fanno sapere le autorità, è una ricompensa per chiunque possa fornire informazioni. “Hanno commesso reati molto gravi che mettono in pericolo la sicurezza nazionale”, ha dichiarato Steven Li, sovrintendente capo del Dipartimento per la sicurezza nazionale.

Londra mette in guardia la Cina

Anche nel Regno Unito è arrivata la notizia e il Ministro degli Esteri James Cleverly ha sostenuto “Non tollereremo alcun tentativo da parte della Cina di intimidire e mettere a tacere le persone nel Regno Unito e all’estero. Il Regno Unito difenderà sempre il diritto universale alla libertà di espressione e difenderà coloro che sono presi di mira”. A questo Pechino ha risposto con forte disapprovazione nei confronti dei politici britannici sostenendo che danno “apertamente rifugio ai fuggiaschi” di Hong Kong.

Gli attivisti: “Non dovremmo vivere nella paura”

La polizia di Hong Kong non può arrestare gli otto attivisti se sono all’estero, ma Li ha assicurato “non ci fermeremo”. Intanto uno degli otto attivisti rifugiato in Gran Bretagna, Nathan Law, ha scritto un messaggio a cuore aperto su Twitter: “Sono solo un hongkonghese che parla per gli hongkonghesi. Spero che tutti gli amici sulla lista stiano bene e chiedo agli hongkonghesi di non cooperare con alcuna attività correlata o ad azioni di ricompensa. Non dovremmo limitarci, autocensurarci, essere intimiditi o vivere nella paura”.

Giulia Simonetti

Seguici su Google News