È il 12 giugno del 1965: il giorno fortunato in cui i Rolling Stones ci hanno regalato I Can’t Get No- Satisfaction. Una canzone il cui riff iniziale ha segnato la storia della musica rock e il quale testo, ha forgiato  un’intera generazione contro l’omologazione della società dell’epoca. Sono passati 58 anni dalla sua uscita, eppure I Can’t Get No –  Satisfaction si dimostra più attuale che mai.

I Can’t Get No –  Satisfaction: l’ispirazione presa nel pieno del sonno

Clearwater, nascita di I Can't Get No - Satisfaction - Photo Credits northcountrypublicradio.org

Partiamo dall’inizio: 6 maggio 1965, Clearwater. Quella sera i Rolling Stones si sarebbero esibiti per il loro tour nord amerciano, accompagnati dalla curiosità dei fan, nata dall’apparizione al celebre Ed Sullivan Show, trampolino di lancio per tutte le band americane del momento. Il Jake Russell Stadium fu preso d’assalto dai fan, tanto da rendere impossibile agli organizzatori locali la gestione dell’evento, costretti ad interrompere l’evento dopo pochi brani.

Gli Stones vennero scortati al Jack Tar Harrison Hotel, luogo nel quale avvenne il curioso caso della nascita di I Can’t Get No – Satisfaction. Keith portava sempre con sé il suo registratore Philips, per poter registrare anche in tour, ma risvegliatosi la mattina, notò che qualcosa nel suo registratore non funzionava. Era come se fosse arrivato alla fine della registrazione, ma egli aveva messo una cassetta nuova appena la sera precedente.

Cos’era successo quella notte? Keith lo scoprì solamente quando mandò indietro il nastro. Quello che sentì Keith la mattina, fu proprio quel riff di chitarra divenuto immortale, prodotto nella pura casualità della notte da egli stesso ed accompagnato dalla frase ‘I can’t Get No – Satisfaction’ e da 40 minuti di lui che russava. Cosa era successo quindi? Quella notte, Richards si svegliò nel bel mezzo della notte, prese la chitarra e registrò su nastro il riff più famoso nella storia della musica. Poi si addormentò senza interrompere la registrazione.

L’insoddisfazione di un’intera generazione

è stata la canzone che ha fatto davvero i Rolling Stones, ci ha trasformato da una band qualsiasi in una band enorme e mostruosa… Ha un titolo molto orecchiabile. Ha un riff di chitarra molto orecchiabile. Ha un ottimo suono di chitarra, che era originale in quel momento. E cattura lo spirito dell’epoca, che è molto importante per questo tipo di canzoni… che era alienazione

Mick Jagger fonte: ondamusicale.it

La canzone fu poi completata da Mick Jagger sul bordo della piscina dell’hotel, scrivendo il famoso testo che scandalizzò i perbenisti della società. Il testo del brano è un’accusa al consumismo, un’ode contro lo status quo sociale dell’epoca e rivelazione dell’insoddisfazione giovanile.

I Can’t Get No – Satisfaction, forgiò un’intera generazione: diventò un inno contro le catene della società conservatrice, le cui catene venivano tenute tramite l’influenza dei mass media. La società è il tema portante contro cui si scagliano i membri della band, orientati a lanciare a tutte le giovani menti una sola missione. Dovevano ribellarsi contro l’alienazione e l’omologazione, al fine di far evadere la propria individualità.

When I’m driving in my car
When a man come on the radio
He’s telling me more and more
About some useless information
Supposed to fire my imagination

I can’t get no

I can’t get no- Satisfaction, Rolling Stones

Martina Capitani

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Ph: Clearwater, nascita di I Can’t Get No – Satisfaction – Photo Credits northcountrypublicradio.org