I Married a Girl to Shut my Parents Up: Recensione del nuovo manga queer di Star Comics

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Di Redazione Metropolitan

Annunciato durante la conferenza per il Lucca Changes, I Married a Girl to Shut my Parents Up di Naoko Kodama è il nuovo manga della linea queer di Star Comics. Una linea editoriale dedicata alla comunità LGBTIQ+, che nonostante sia nata da poco (più precisamente a settembre 2020), sta piano piano prendendo piede nelle uscite di mamma Star Comics.

I Married a Girl to Shut my Parents Up è il primo manga di Naoko Kodama ad arrivare in Italia, ma anche il primo yuri della collana queer. Una collana alla quale Star comics tiene molto e che sta riservando qualche bella sorpresa, come appunto il manga in questione, che non mi ha sorpreso solo per le sue tematiche terribilmente attuali, ma anche per la sua incredibile dolcezza.

I Married a Girl to Shut my Parents Up: Di cosa parla?

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Photo Credits: Star Comics

Machi Morimoto nella sua vita ha sempre dovuto sottostare al volere dei suoi genitori, che le hanno imposto tutto quello che secondo loro era giusto, partendo da quale scuola frequentare, per finire a come comportarsi. Anche la scelta di lavorare in un’azienda quotata in borsa l’ha fatta per renderli felici e soddisfatti. Insomma si potrebbe dire che Machi nella sua vita non ha fatto mai una scelta per se stessa, ma sempre per accontentare gli altri. Ma a tutto c’è un limite, e quando i suoi genitori cercano di farla sposare con un’uomo, per la prima volta nella sua vita, decide che sarà lei a scegliere con chi sposarsi. Ad aiutarla in questa sua decisione ci pensa la sua Kohai Hana Agaya (innamorata di Machi fin dai tempi della scuola), che la convincerà a sposarsi con lei, cosi da zittire i suoi genitori.

I Married a Girl to Shut my Parents Up è soprattuto un critica alla società Giapponese

La Mangaka Naoko Kodama riesce ad imbastire una storia, che muove una critica alla società Giapponese (fortemente patriarcale), che vede il ruolo della donna in maniera marginale, e sopratutto crede che debba sposarsi per sentirsi realizzata. L’autrice è brava nel farlo capire, disseminando qua e la dialoghi e situazioni, che danno esattamente l’impronta del ruolo della donna nella società Nipponica (anche se mi verrebbe da dire che sfortunatamente, in realtà succede un pò dappertutto). Altro aspetto importante affrontato dal Manga è il matrimonio tra lo stesso sesso, in quanto in Giappone non è legale, e le protagoniste dovranno farsi rilasciare, un certificato che si chiama: Partnership Certificate. Questo non verrà visto di buon occhio dai genitori di Machi, che cercheranno in ogni modo di dissuaderla dal continuare con questo matrimonio.

In conclusione

I Married a Girl to Shut my Parents Up, è una storia che vi colpirà sopratutto per come tratta con estrema dolcezza, alcuni temi molto importanti. Il rapporto tra Machi e Hana si svilupperà cosi bene, che rimarrete con la sensazione di voler vedere e sapere ancora di più. Infatti, l’unica cosa negativa è che sia un unico volume. Appena finito di leggere il manga si ha subito la sensazione che la storia non sia finita, e questo è un peccato. Ovviamente è un volume che vi consiglio caldamente, che dovrebbero leggere tutti, specialmente per cercare di capire che nel 2021 certi determinati comportamenti sono proprio improponibili.

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Giacomo Variante (mino860)