Ha consacrato la sua vita al palcoscenico, ci ha regalato “Gandalf il grigio” e “Magneto” rendendoli due personaggi iconici e immortali nel mondo cinematografico. Ha rifiutato il ruolo di Albus Silente in “Harry Potter” ed è uno dei maggiori interpreti Shakespeariani del mondo. Ian Mckellen, che oggi spegne 82 candeline, è questo e molto altro.
L’amore per il teatro e il legame con Shakespeare
Ian Murray McKellen nasce a Burnley, Inghilterra settentrionale, il 25 maggio 1939. Dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale si trasferisce con la famiglia a Wigan, ed è proprio qui che assiste per la prima volta ad una rappresentazione teatrale di Shakespeare. Ian capisce subito che il teatro è la sua vocazione ed è intenzionato a seguirne la strada. Trasferitosi a Bolton, il giovane inizia a studiare recitazione: prende lezioni all’Hopefield Miniature Theatre e frequenta i campi estivi organizzati dalla scuola presso Stratford-upon-Avon, città natale di William Shakespeare. Proprio qui Ian, oltre a sentir crescere il legame con il drammaturgo inglese e le sue opere, ha l’occasione di vedere all’opera due grandi del cinema di quei tempi: Laurence Olivier e Vivien Leigh.
I primi passi sul palcoscenico
Dopo la laurea in letteratura inglese nel 1961, ottiene il ruolo di William Roper nella commedia “Un uomo per tutte le stagioni” di Robert Bolt, incentrata sulla figura di Tommaso Moro e il suo scontro con Enrico VIII. Pur con un ruolo secondario, Ian Mckellen conquista l’attenzione di Laurence Olivier in persona che lo invita a far parte della National Theatre Company dell’Old Vic. Da allora McKellen è divenuto uno tra i principali esponenti del teatro inglese: le sue magistrali performance si estendono dai più celebri teatri del Regno Unito a quelli di Broadway.
Nonostante alcune apparizioni in televisione, Ian è totalmente votato al teatro ed è ancora lontano da quei ruoli che lo renderanno un’icona nel mondo cinematografico. Nel 1972 è tra i fondatori dell’Actors Company.
Il debutto di Ian McKellen nel cinema
Bisogna attendere il 1998 perché Ian Mckellen venga conosciuto in tutto il mondo: con “Demoni e Dei” l’attore entra a gamba tesa nell’ambiente cinematografico, ricevendo la sua prima nomination all’Oscar come miglior attore protagonista. Nel 2000, veste i panni di Magneto in “X-Men“, prendendo un personaggio fumettistico dell’universo Marvel e donandogli un carisma e una personalità difficili da dimenticare. Nel 2001 arriva nelle sale “Il signore degli anelli” e McKellen presenta al mondo lo stregone Gandalf, fino a quel momento conosciuto solo dai lettori di Tolkien, conquistando il cuore di milioni di persone. Gandalf è un personaggio che resterà sempre molto caro all’attore, che porta un tatuaggio scritto in elfico per ricordare la sua compagnia dell’anello. Lo stesso tatuaggio, inoltre, lega tutti e nove gli attori che hanno interpretato i nove membri della compagnia dell’anello.
Un Silente mancato, ma per Ian Mckellen era una leggenda “di troppo”
Dopo la morte di Richard Harris (l’Albus Silente dei primi due capitoli della saga di Harry Potter), nel 2002, la parte di Silente era stata offerta a Ian Mckellen. L’attore era già impegnato nella parte di Gandalf e non voleva assumersi la responsabilità di interpretare un altro personaggio dal peso simile a quello dello stregone de “Il Signore degli Anelli”, dichiarando: “Ho avuto abbastanza problemi ad interpretare una leggenda. Due sarebbe davvero troppo.”
Vera Martinez