Per non dimenticare uno dei periodi più tragici della storia umana, il modo migliore per trascorre la Giornata della Memoria il 27 gennaio è quello di visitare alcuni dei campi dì concentramento più discussi del mondo.
Quali campi dì concentramento visitare
Non si tratta di un tour piacevole, ma di una tappa obbligata che può lasciare un’impressione duratura per ricordare le vittime della strage nazista. In questi campi sono state uccise più di sei milioni di persone, tra ebrei, polacchi, zingari, omosessuali. Ma anche prigionieri politici e cittadini considerati “indesiderabili”. Uno dei campi di concentramento più conosciuti è quello di Auschwitz, un ampio complesso caratterizzato da due distinti campi che distano 3km l’uno dall’altro. Questi campi vengono denominati Auschwitz I e Auschwitz II.
Il campo di sterminio Auschwitz-Birkenau è stato costruito dai nazisti nel 1940 con l’obiettivo di contenere tra i 15 mila e i 20 mila prigionieri. L’ingresso è identificabile dal cancello di ferro con la celebre scritta “Il lavoro vi renderà liberi”. Nel campo Auschwitz I si trovano le enormi baracche in mattoni dove venivano alloggiati gli ebrei. Molte di queste baracche sono state trasformate in musei, dove sono stati esposti alcuni oggetti personali appartenenti ai prigionieri, come vestiti e oggetti di igiene personale.
Oltre agli oggetti sulle pareti all’interno della caserma sono state conservate una serie di foto degli ebrei deceduti, e una stanza contenente i capelli che venivano rasati ai prigionieri al loro arrivo. Tra il campo Auschwitz I e Auschwitz II si possono vedere i binari abbandonati dove arrivavano i treni pieni di prigionieri e merci proveniente dal resto d’Europa.
Il parco di Auschwitz II è molto più grande del primo, dato che poteva contenere più di 90 mila detenuti contemporaneamente. In questa area è possibile visitare le camere a gas, utilizzate per lo sterminio degli ebrei. L’immenso campo è poi circondato da chilometri di filo spinato che impedivano ai prigionieri qualsiasi tentativo di fuga. Il campo di Auschwitz è uno dei più celebri, ma non certamente l’unico.
I campi di sterminio in Germania
Un altro campo di sterminio da visitare è quello di Bergen-Belsen, che ha operato dal 1943 al 1945. In questo campo è stata fatta prigioniera anche la giovane Anna Frank. Il campo è stato utilizzato come luogo di lavoro, e di esecuzioni di massa. Quando gli alleati sono giunti nel 1945, sono stati scoperti 100 mila cadaveri non sepolti e più di 40 mila prigionieri trovati malati ma ancora vivi.
Il Campo di concentramento di Dachau è rimasto aperto dal 1933 al 1945. Si stima che qui siano morte tra le 28mila e le 35 mila persone. In questo campo è possibile visitare il dormitorio restaurato, la camera a gas e il cortile delle esecuzioni.
Il Campo di concentramento di Sachsenhausen si trova fuori dalla città di Berlino. È uno dei campi dì concentramento tedeschi utilizzati dalla Germania ma anche dall’Unione Sovietica per tenere rinchiusi i prigionieri e i nemici politici. È stato costruito dagli stessi prigionieri, e utilizzato come campo di lavoro dal 1936 al 1945. Il tour di questo campo comprende la piazza dove si svolgeva l’appello, le celle di punizione e l’ospedale da campo. Era inoltre presente un laboratorio di patologia dove si svolgevano esperimenti medici sugli stessi prigionieri e sui cadaveri. Il cancello principale è stato lo spunto per la scritta che si trova ad Auschwitz, e recita “Arbeit macht frei” (“Il lavoro ti rende libero”).
Sonia Faseli
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