“Il corvo”, 28 anni fa usciva nelle sale il cult con Brandon Lee

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Di Stefano Delle Cave

Il 13 maggio 1994 la Miramax portava nelle sale cinematografiche “Il corvo” di Alex Proyas. Questo film che incontrò diverse difficoltà produttive a causa della morte del suo protagonista Brandon Lee, ferito mortalmente da una pistola di scena, fu comunque un grande successo e il cult di generazioni. Fu anche la consacrazione di Lee in ruolo in cui non adoperò la sua maestria nelle arti marziali

“Un tempo, la gente era convinta che quando qualcuno moriva, un corvo portava la sua anima nella terra dei morti. A volte, però, accadevano cose talmente orribili, tristi e dolorose che l‘anima non poteva riposare. Così, a volte ma solo a volte, il corvo riportava indietro l‘anima perché rimettesse le cose a posto.”

Questo è il famoso incipit di “Il corvo” di Alex Proyas. Un film visionario cupo e affascinante che deve molto al compianto Brandon Lee qui nel suolo ruolo più iconico. L‘angelo vendicatore Eric Draven, ideato dal fumettista James O’Barr che scrisse il fumetto da cui questo film è tratto, grazie a all‘interpretazione matura di Lee ed una forte caratterizzazione del personaggio è diventato un’icona senza tempo. Di lui Lee ha reso perfettamente il misto di dolore, amore, disperazione e ironia nascosti nel suo background regalandoci un personaggio sempre attuale.

Il corvo, la morte di Lee e il lavoro per finire il film

Il trailer di Il corvo, fonte Cult Movie Trailers

Quando la Miramax portò nelle sale americane “Il corvo” , fu la coronazione di un enorme lavoro produttivo portato a termine dopo la morte di Brandon Lee. Il figlio del leggendario Bruce Lee era morto in ospedale, dopo essere stato ferito accidentalmente dal proiettile di una pistola che doveva essere caricata a salve, quando mancavano tre giorni alla fine delle riprese. A questo si aggiunsero le defezioni di alcuni attori colpiti duramente dall’accaduto. Ciò nonostante, per volontà di Eliza Hutton, la fidanzata di Lee, due mesi dopo la tragedia si decise di andare a vanti e terminare le riprese con l’aiuto della computer graphic e di controfigure per sostituire il defunto protagonista. Fu concluso inoltre dalla produzione un accordo extragiudiziale con milioni di risarcimento gli eredi del defunto attore per evitare una denuncia e un’inchiesta per omicidio colposo.

Stefano Delle Cave