Il murales di Angelina Jolie con i segni della mastectomia: “Non rappresenta la realtà, stigmatizza la chirurgia preventiva”

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Di Rossella Di Gilio

Il murales si intitola Love Yourself, si trova a Milano a Piazza San Babila ed è realizzato dallo street artist AleXsandro Palombo. L’autore ha deciso di rappresentare Angelina Jolie con i segni della mastectomia per celebrare il coraggio e la forza delle donne, in occasione del Bra Day.

Love Yourself, il murales dedicato ad Angelina Jolie: emblema della lotta contro il tumore al seno

Angelina Jolie murales
Milano, il murales di AleXandro Palombo per il Bra Day: Angelina Jolie che mostra le cicatrici della mastectomia

Il 19 ottobre si celebra in tutto il mondo la giornata mondiale contro il cancro al seno, su iniziativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’intento del murales Love Yourself è proprio quello di celebrare la forza e il coraggio delle donne, demistificando le cicatrici della mastectomia. La scelta di raffigurare la nota attrice di Hollywood non è un caso. Nel 2013 Angelina aveva dichiarato in una lettera, che quasi tutte ricordano, di essere un soggetto a rischio per il cancro alla mammella e alle ovaie. In seguito a questa diagnosi, Angelina ha poi maturato la decisione di sottoporsi a una doppia mastectomia preventiva. Il suo racconto è stato un incoraggiamento per tantissime donne «soprattutto per quelle che hanno una familiarità con il cancro a informarsi e chiedere aiuto ai medici». La figura di Angelina Jolie è dunque diventata un’emblema della lotta contro al tumore al seno.

Perché non tutti hanno apprezzato il murales?

Nonostante il bellissimo gesto celebrativo, non tutti hanno apprezzato il murales allo stesso modo. In particolare, Ornella Campanella, la presidente di aBRCAadabra (associazione nazionale a sostegno di tutti i portatori di mutazione genetica BRCA1 e BRCA2) la quale ha scelto, prima ancora di Angelina Jolie, di sottoporsi a una mastectomia preventiva. Ancora secondo Ornella, l’artista avrebbe completamente distorto la realtà, rischiando di scoraggiare le donne, che sanno di essere portatrici di tali mutazioni, a sottoporsi all’intervento proprio per via dei segni della mastectomia:

Il mio vuole essere una sorta di invito all’artista a raccontare le cose in chiave di lettura diversa, perché questo volto derelitto, emaciato e con queste cicatrici, non corrispondono alla realtà. – continua – Anzi, sono una vera e propria distorsione che scoraggia le donne che sanno di essere portatrici della mutazione patogenetica BRCA rispetto alla chirurgia di riduzione del rischio, stigmatizzandola. Un ritorno al passato, in controtendenza rispetto agli enormi progressi scientifici e alle Breast Unit, dove chirurgo senologo e plastico lavorano insieme per restituire alla donna sana (e sottolineo sana), la rimozione del tessuto ghiandolare e un risultato estetico eccellente. Vorrei proprio incontrare l’artista restituendogli una chiave di lettura diversa, come la mia e come quella di tante altre donne italiane e nel mondo che grazie alla chirurgia sono rinate.

Rossella Di Gilio

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