Anche noi volevamo essere presenti per ricordare il Grande Torino nei 70 anni dalla scomparsa viaggiando insieme ai tifosi granata.

Un’esperienza che nella mia vita dovevo assolutamente fare, perchè mi ha riconciliato con il mondo che tanto amiamo. Essendo della stessa città ho voluto rendere onore anche io ai leggendari campioni del Grande Torino andando a Superga.

Un’idea venuta per caso che mi ha permesso di vivere davvero la passionalità dei tifosi granata. Nonostante la triste ricorrenza, il tifoso del Torino vive questa giornata all’insegna dell’amore per questa maglia. Tantissimi tifosi e qualche “infiltrato” riversati sul Colle di Superga per ricordare e omaggiare una squadra invincibile.

I tifosi del Torino sulla balconata della Basilica di Superga. Credit: Gabriele La Spina

Io ho voluto inerpicarmi sul colle a piedi, insieme ai tifosi, ascoltando senza volerlo aneddoti e storie interessanti, non solo sul Grande Torino, ma sul club in generale. Tanti tifosi che si ritrovano durante la salita, raccontandosi vicissitudini quotidiane con la fatica sul volto nascosta dalla voglia di arrivare in cima.

Arrivato alla Basilica insieme a due miei amici, mi ritrovo davanti agli occhi uno spettacolo incredibile. Un tripudio color granata di bandiere e cori per la squadra, ancora meglio che allo stadio. La quantità di tifosi giunti alla Basilica di Superga riempirebbe lo stadio “Grande Torino”, senza dimenticare coloro che hanno semplicemente voluto rendere omaggio agli “Invincibili”.

Il passaggio della squadra

Decido di andare sulla balconata della Basilica per scattare qualche foto e ammiro la grande varietà di età dei tifosi presenti. Il più piccolo avrà si e no un anno, il più anziano supera i 70. Vengo sorpreso dalle urla che accolgono il ritorno della squadra dal passaggio davanti al monumento posto nel punto esatto dello schianto. Tutti si accalcano per strappare una foto o toccare i loro beniamini, mentre cori per Meitè e Sirigu, in particolare, fanno da cornice.

Il monumento ai caduti del Grande Torino l’ho visto tante volte, ma è sempre un colpo al cuore rileggere quei nomi che ieri non ho potuto provare. Sotto quel monumento tante e tante sciarpe, gagliardetti, piccoli striscioni che corredano la lapide con i nomi.

La giornata finisce così, tra mille emozioni indescrivibili di un’esperienza che porterò sempre dentro di me, come un cimelio da custodire con cura. Grazie “Invincibili”, grazie immenso Cuore Granata per avermi regalato questa giornata meravigliosa.

PER TUTTI GLI ARTICOLI DELL’AUTORE

https://www.facebook.com/gabriele.due?ref=bookmarks

@GlaspinaOff

Seguici su:

https://www.facebook.com/metropolitanmagazineitalia/

@MMagazineItalia