“Il passeggero” è l’ultimo romanzo di Cormac McCarthy, edito da Einaudi lo scorso maggio. Racconta una storia introspettiva in cui non manca un’atmosfera di suspense e avventura.
Il passeggero di Cormac McCarthy: la trama
Il protagonista Bobby Western viene mandato in missione al largo della costa del Mississippi, per recuperare un JetStar affondato. Da solo in quel fondale Bobby assiste ad una scena che non avrebbe dovuto vedere. Tra i resti dell’imbarcazione trova nove corpi senza vita, con bocche aperte, occhi vuoti e chiome fluttuanti. Ma ciò che preoccupa Bobby Western non è tanto la scena cui sta assistendo, quanto la scomparsa di una decima persona sulla lista dei passeggeri, che non si trova insieme agli altri. Al suo ritorno Bobby viene perseguitato da due emissari governativi che lo incalzano con una serie di domande sul tragico incidente. Ma Bobby non ha risposte per quelle domande sempre più pressanti. Decide quindi di scomparire dal mondo, così come è solito fare. Per tutta la vita è infatti fuggito dai sensi di colpa nei confronti di sua orpella Alicia. Quest’ultima si ritrova in una situazione per certi versi molto simile a quella del fratello. Anche lei è costretta a fuggire da un mondo, che la sta opprimendo. Mente matematica di eccelso valore, ed esperta mondiale di violini, Alicia si è trovata a guardare dove non avrebbe dovuto, ovvero nel cuore delle tenebre.
Invece Bobby decide di scegliere la via che gli sembra più facile, ovvero trasferirsi da New Orleans, per non essere più trovato da chi lo sta inseguendo. Egli sta fuggendo non soltanto da una città piena di bettole e bagnarole, ma soprattutto da tutto il rumore cittadino e dalle macchinazioni del potere in cui è rimasto invischiato. Bobby Wester agogna invece a vivere un’esistenza dall’altra parte dell’oceano, verso un posto senza compagnia, ne legge, ne letteratura. In questo posto utopico non esistono ricordi, e la fisica si fonde nella metafisica. Perché il messaggio di questo romanzo rimane uno solo: “noi siamo fatti di dieci percento biologia e novanta percento mormorio notturno”.
Sonia Faseli
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