“Troppi morti per raggiungerlo”: è questa la motivazione che ha spinto a rimuovere il “magic bus“, meta di pellegrinaggio degli amanti di Into the Wild. Il bus, infatti, era stato per un periodo la casa di Christopher McCandless, meglio noto come Alex Supertramp, il ragazzo di buona famiglia che aveva rinunciato a tutti i beni materiali per vivere on the road. Meta del viaggio di Alex l’Alaska, che ha raggiunto a piedi e facendo l’autostop e in cui ha trovato la morte.

Into the Wild e il pellegrinaggio verso il bus

Il vero "magic bus" - Into the Wild - immagine web
Il vero “magic bus” – Into the Wild – immagine web

La fascinazione per la storia di Christopher McCandless ha portato presto all’emulazione, e tantissimi sono stati i visitatori che hanno tentato di raggiungere il mitico bus ripercorrendo i passi del ragazzo. Tuttavia l’emulazione, per molti, si è trasformata presto in realtà, tanto che l’impresa ha mietuto vittime e messo in pericolo di vita tante altre. Solo nel 2019, infatti, sono stati portati in salvo cinque turisti italiani che rischiavano di morire congelati.
Il bus è stato appeso a due cavi e trasportato verso un luogo sicuro dalle autorità dell’Alaska, che dovranno ora decidere cosa farne.

Chiara Cozzi

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