Oggi per celebrare nel migliore dei modi la Santa Pasqua, vi raccontiamo di come e quando il calcio è approdato su Rapa Nui, meglio conosciuta come Isola di Pasqua, chiamata così proprio in onore del giorno di festa in cui venne scoperta.
Facciamo un piccolo salto all’indietro. Precisamente torniamo al giorno di Pasqua del 1722, giorno in cui l’esploratore olandese Jacob Roggeveen scoprì un’isola vulcanica nell’Oceano Pacifico a circa 4000 km a ovest dalla costa del Cile. In onore della ricorrenza venne battezzata, per l’appunto, Isola di Pasqua, nota però come Rapa Nui in lingua nativa rongorongo (letteralmente “grande roccia/isola”). Sebbene siano ancora tantissimi i misteri che avvolgono questo luogo, come i Moai, le enormi teste di pietra conosciute in tutto il mondo, oggi vi sveleremo quello più grande di tutti: il calcio è riuscito ad arrivare fino a qui?

Il calcio sull’isola di Pasqua: il CF Rapa Nui
E la risposta è sì, anche se in maniera molto limitata. Esiste infatti un campionato amatoriale, formato soltanto da sei squadre che si sfidano tra loro per tutto l’anno. A metà degli anni ’90 però viene creata una vera e propria Selezione di Calcio dell’Isola di Pasqua, che esordisce nel 1996 contro le Isole Juan Fernandez, battendole con un sorprendente 5 a 3 finale. Passano quattro anni prima che il CF Rapa Nui riscenda in campo. Ed il suo ritorno è col botto: nel Settembre del 2000, infatti, gli intrepidi e dilettantistici isolani incrociano di nuovo le armi con le Isole Fernandez, questa volta imponendosi con un tennistico 16 a 0. Si tratta però in entrambi i casi di incontri non ufficiali.

CF Rapa Nui vs Colo-Colo
Ma in occasione della 32esima edizione della Coppa Nazionale del Cile arriva quello che è il debutto ufficiale della pittoresca compagine nel mondo del calcio. È il 5 Agosto del 2009. Lo sperduto isolotto, invitato a prendere parte a questa competizione, si appresta ad accogliere niente po’ po’ di meno che il Colo-Colo, una delle più temibili superpotenze calcistiche del Sud America. L’attesissimo match si gioca all’Estadio de Hanga Roa, costruito nel 1950 a pochi metri dalla spiaggia e capace di contenere fino a 3000 spettatori, praticamente l’intera popolazione. Nonostante l’entusiasmo alle stelle ed il tifo indiavolato degli abitanti per un simile evento, sono gli ospiti a trionfare con un sonoro 0 a 4.

Due particolari curiosità di quella partita…
Una partita che è a tutti gli effetti ricordata come uno straordinario avvenimento storico, considerando inoltre due particolari curiosità. Malgrado il team del CF Rapa Nui fosse composto per lo più da artigiani, pescatori, fattori e ballerini, sulla panchina di allora sedeva Miguel Angel Gamboa, un ex calciatore cileno, che nel proprio biglietto da visita può addirittura vantare due presenze al Mondiale di Spagna del 1982 con la maglia della Roja. La seconda, invece, molto più suggestiva, è che i giocatori prima di cominciare la gara si esibirono in una danza rituale propiziatoria, simile all’Haka degli All-Blacks, la Nazionale di rugby neozelandese.

Dunque amici, nell’attesa di sentire qualche altra interessante impresa dell’insolita e quasi fiabesca formazione rapanui, torniamo pure alle nostre uova di cioccolato per festeggiare al meglio la Santa Pasqua. E perchè no, anche questa curiosa isola, che dalla festività in questione prende il nome.
Tartaglione Marco
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