Jason Bateman tra cinema e televisione

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Di Ginevra Alibrio

Jason Kent Bateman (14 gennaio 1969): un Golden Globe (2005) e un SAG Award (2019) come miglior attore. Una carriera variegata tra cinema e televisione, che alterna recitazione, regia, doppiaggio e produzione. Figlio d’arte talentuoso e versatile, marito innamorato (della bella e famosa Amanda Anka, occorre precisarlo!) e padre premuroso. Con i suoi occhi azzurri e il suo sarcasmo, lo riconosciamo nelle più fortunate sitcom americane, nonché in titoli di successo candidati a premi altisonanti.

In onore dei suoi odierni 54 anni, ripercorriamo le tappe fondamentali della sua carriera.

Il giovane esordio di Jason Bateman

Siamo negli anni ’80: a soli 12 anni Jason si ritrova sul set de La casa nella prateria (1981-82) nel ruolo di James Cooper Ingalls. L’anno dopo inizia la sitcom Il mio amico Ricky, mentre nel 1984 prende parte al film Supercar per poi diventare l’idolo degli adolescenti con La famiglia Hogan (1986-91), di cui dirigerà addirittura degli episodi. In seguito al ruolo di protagonista (dopo Michael J. Fox) in Voglia di vincere 2 (1987), che sancisce l’esordio di Bateman al cinema, gli anni ’90 si rivelano proficui soprattutto per i ruoli da piccolo schermo, in parecchie serie tv tra cui Ned and Stacey o Chicago Sons.

Bateman: prima e dopo il Golden Globe

Jason Bateman
Jason Bateman. Photo Credits: Pinterest

Tornato al grande schermo nel 2002 al fianco di Cameron Diaz in La cosa più dolce e nelle commedie Starsky & Hutch e Palle al balzo – Dodgeball (entrambe del 2004), il vero ruolo di svolta arriva con il personaggio di Michael Bluth nella serie televisiva Arrested Development, che gli vale il Golden Globe del 2005 come miglior attore. Nello stesso anno appare in forma animata in una puntata de I Simpson. Dopo la commedia romantica Ti odio, ti lascio, ti… (2006), nel 2007 recita nel thriller The Kingdom, nell’action movie Smokin’ Aces e in Juno. Nel frattempo, si presta come doppiatore di Darkos nel fantasy Arthur e il popolo dei Minimei (2006) e partecipa come guest star a un episodio di Scrubs.

Da qui non si ferma più: al fianco di Will Smith in Hancock (2008), poi accanto a George Clooney in Up in the Air (2009). Seguono L’isola delle coppie (2009) e due commedie in compagnia di Jennifer Aniston, Due cuori e una provetta (2010) e Come ammazzare il capo…e vivere felici (2011). Ottiene il ruolo da protagonista, nei panni di un padre che rimpiange i bei tempi da single, in Cambio vita.

Bad Words è la prima regia cinematografica di Bateman

Il 2013 è un anno importante. Dopo aver sperimentato la regia di parecchi episodi televisivi, Bateman decide di portare a termine una regia cinematografica: l’esito è il lungometraggio Bad Words, in anteprima al Toronto International Film Festival. Sempre nel 2013 veste i panni di Sandy Patterson nel record d’incassi Io sono tu e l’anno successivo quelli di Conrad Valmont in 7 giorni per cambiare, per poi apparire nel 2015 in un episodio de I Muppet e curare la regia de La famiglia Fang (2015).

Se ve lo state chiedendo, sì: la simpatica volpe Nick Wilde di Zootropolis (2016) ha proprio la voce di Jason Bateman. Infine anche lui approda su Netflix, come protagonista della serie Ozark (2017-2022) nei panni del consulente finanziario Martin Byrde, ruolo che gli vale il SAG Award 2019 come miglior attore.

Concludiamo con le parole pronunciate da un Bateman dagli occhi lucidi rivolte con emozione alla famiglia durante la premiazione:

“Vorrei dire nello specifico a mia moglie e alle mie due figlie – Amanda, Franny e Maple – senza di voi, niente di tutto ciò sarebbe divertente e probabilmente non sarebbe possibile. Vi amo più di quanto io dica, e sarò a casa per i baci, quindi non andate a letto”.

– Jason Bateman durante la premiazione del SAG Award 2019

Ginevra Alibrio

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