Joe Biden sempre più vicino alla Casa Bianca: “Sarò il Presidente di tutti”

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Joe Biden, ormai destinato a diventare il 46° Presidente degli Stati Uniti d’America (credit: Wikimedia – Gage Skidmore)

Poche figure nella storia recente americana sono riuscite a polarizzare e dividere come quella di Donald J. Trump. Se mai ce ne fosse stato bisogno queste elezioni ne sono state l’ennesima prova. Dato per spacciato da tutti i sondaggi, Trump è riuscito nell’impresa di colmare il grande svantaggio che lo separava da Joe Biden, facendo appello alla sua base contro l’avanzata del comunismo e della Cina.

Ma se quattro anni fa lo spettro dell’immigrazione clandestina dal Messico era stato un cavallo di battaglia vincente, oggi le paure degli americani son rivolte principalmente al Covid-19. E la gestione da parte di Trump della crisi innestata dalla pandemia non ha convinto il popolo americano che, è facile supporre, senza il virus lo avrebbe riconfermato.

Solo quattro presidenti negli ultimo 100 anni non sono stati rieletti per un secondo mandato, gli esempi più recenti Carter nel 1980 e Bush padre nel 1992. Le possibilità che Trump annoveri il suo nome in questa lista esclusiva si fanno sempre più concrete con il passare delle ore.

Mancano solo 6 grandi elettori al candidato democratico per vincere contro Donald Trump, sempre più isolato dal suo partito. A Delaware, dal suo quartier generale, Joe Biden parla già da 46° Presidente degli Stati Uniti d’America: “Questa non è una dichiarazione di vittoria, ma i numeri ci dicono chiaramente che noi stiamo per vincere queste elezioni.”

Il vantaggio che si sta profilando in Pennsylvania, Arizona, Georgia e Nevada ed i 74 milioni di voti ricevuti (il più alto numero di preferenze di sempre) fanno stare tranquillo il candidato democratico. In Georgia invece, quinto ed ultimo stato in bilico, si andrà sicuramente al riconteggio delle schede, come previsto dalla legge statale nel caso un cui lo scarto sia minimo.

Da non sottovalutare l’apporto in termini di voti e di appeal sull’elettorato di Kamala Harris, che potrebbe essere la prima donna a diventare vice presidente.  Il ticket democratico si appella all’unità nazionale dopo queste durissime elezioni: “Mettiamo da parte la rabbia, il risentimento. Dobbiamo fronteggiare la pandemia, salvare vite umane, fin dal primo giorno metteremo in atto il nostro piano per controllare questo virus.”

E’ chiaro quali saranno i primi obiettivi strategici del nuovo presidente:  “Dobbiamo rilanciare l’economia; contrastare il climate change; affrontare i problemi sollevati dalle proteste a sfondo razziale”. Anche se questi rischiano di essere fortemente ridimensionati nel caso in cui, come sembrerebbe, non ci sia una maggioranza democratica al Senato.

Biden cerca di ricomporre la profonda frattura creatasi nella società americana: “Vi chiedo di essere pazienti e di aspettare che gli scrutatori finiscano di contare. Vi garantisco che sarò il presidente di tutti gli americani. Lavorerò duramente tanto per i cittadini che ci hanno sostenuto quanto per chi non ci ha votato”.

Dall’altra parte, il leone ferito Donald Trump, non ha nessuna intenzione di accettare l‘esito delle urne. Ma rischia di trovarsi sempre più isolato anche nel suo partito, visto l’assordante silenzio di queste ore.

C’è grande scetticismo sulle possibilità di riuscita di un ricorso elettorale e il fatto che quasi tutti i media americani abbiano interrotto il discorso di Trump sui brogli, prendendone le distanze, la dice lunga su quanto l’ormai ex presidente sia rimasto solo.