John Landis, nato a Chicago il 3 agosto 1950, è un regista che ha lanciato attori come John Belushi ed Eddie Murphy. Contraddistinto da uno stile versatile che lo ha portato ad unire più generi, come il musical e l’horror in “Un lupo mannaro americano a Londra“, John è cresciuto in una famiglia ebraica anche se si dichiara ateo. Landis è sposato con la costumista Deborah Nadoolman, da cui ha avuto due figli: Max (lo sceneggiatore del film di Josh Trank “Chronicle“) e Rachel (insegnante).
Gli inizi
La sua carriera cinematografica inizia da adolescente visto che lavorava come portalettere per la casa di produzione 20th Century Fox. La sua continua gavetta lo ha portato a conoscere professionisti come Alfred Hitchcock e lo ha portato a lavorare come assistente di produzione. Nel 1973, poi, esce il suo primo lavoro da attore – regista “Slok“, un film satirico a basso costo. Il suo secondo film esce nel 1977, si tratta di “Ridere per ridere“, un’opera comica – demenziale ad episodi. Quest’ultimo lavoro, pur non avendo John Landis tra i protagonisti (presente nel cast senza essere stato accreditato), vanta della presenza di Donald Sutherland e George Lazenby.
Il successo e la collaborazione con John Belushi
Il 1978 simboleggia il primo vero successo di John Landis nonché l’inizio della sua collaborazione con John Belushi. In quell’anno, infatti, esce “Animal House“, film che nel 2000 l’American Film Institute l’ha inserito al trentaseiesimo posto nella lista delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi. Due anni dopo esce il suo cult per eccellenza che vede ancora come protagonista John Belushi (stavolta insieme a Dan Aykroyd), si tratta di “The Blues Brothers“. Secondo la BBC la colonna sonora di questa pellicola è la migliore mai fatta al cinema, non a caso, il film si avvale di musicisti e cantanti come Aretha Franklin, Ray Charles, James Brown, John Lee Hooker e Cab Calloway. Questo cult ha ispirato anche un videogioco e un sequel uscito nel 1998 intitolato “Blues Brothers – Il mito continua“, diretto anch’esso da John Landis ma senza avere nel cast John Belushi, morto purtroppo nel 1982.
La collaborazione con Michael Jackson
Nel 1981 esce un altro suo successo, ossia “Un lupo mannaro americano a Londra“, vincitore all’Oscar per miglior trucco (1982, premio dato a Rick Baker), categoria introdotta per la prima volta con questo film. Il prodotto audiovisivo, grazie al perfetto mix tra horror e commedia comica, ha portato Michael Jackson ad assumerlo, insieme a Rick Baker, per dirigere il videoclip di “Thriller” del 1982. Quello che ne è uscito fuori è un film dallo stile hollywoodiano ad alto budget e con una mera trama. Nel 1991, poi, lavorerà ancora con Michael Jackson per il video di “Black or White“. Se nel video di “Thriller” erano presenti zombie e licantropi, questa volta lo scopo di Landis è di divulgare l’uguaglianza tra le etnie e unire i popoli.
I problemi legali connessi a John Landis
Insieme a Joe Dante, George Miller e Steven Spielberg, John Landis firma “Ai confini della realtà“, uscito nel 1983. Il film omaggia l’omonima serie televisiva andata in onda dal 1959 al 1964. Il prodotto audiovisivo è diviso in quattro episodi ed è stato soggetto di parodie in “Johnny Bravo“, ne “I Simpson” e in “Madagascar 2“. Sfortunatamente, però, questa pellicola è stata segnata da un letale incidente avvenuto sul set. Il 23 luglio 1982, durante le riprese del primo episodio ci fu una tragedia: nella scena del Vietnam a Indian Dunes Park, un elicottero, perse il controllo e precipitò sul set decapitando con le pale Vic Morrow ed una giovane comparsa (Myca Dinh Le, 7 anni) oltre ad ucciderne una seconda, anch’essa giovane, per schiacciamento (Renee Shin-Yi Chen, 6 anni).
La tragedia causò dei problemi legali a John Landis (egli ha voluto fortemente girare quella scena con esplosivi effetti speciali, pretendendo che l’elicottero volasse a bassa quota proprio per alzare la tensione del film) con anche la possibilità di essere incriminato per omicidio preterintenzionale. Il processo è durato nove mesi (tra il 1986 e il 1987) e Landis, Folsey, il production manager Dan Allingham, il pilota Dorcey Wingo e lo specialista di esplosivi Paul Stewart furono tutti assolti dalle accuse.
Le commedie con Eddie Murphy
Con Eddie Murphy, John Landis firma diverse commedie divenute ormai dei veri e propri cult. Nel 1983 è il turno di “Una poltrona per due“, immancabile nel palinsesto televisivo durante le feste natalizie. L’opera ha un cast tutto d’un pezzo, oltre a Eddie Murphy, infatti, tra i protagonisti troviamo anche Dan Aykroyd, Jamie Lee Curtis, Ralph Bellamy, Don Ameche, Frank Oz, Denholm Elliott e Paul Gleason. Nel 1998, poi, esce un’altra collaborazione tra Landis e Murphy, si tratta de “Il principe cerca moglie“, una commedia immancabile per chi ama questi due professionisti. Quest’anno, tra l’altro, è uscito anche il sequel “Il principe cerca figlio“, diretto però da Craig Brewer e disponibile su Prime Video. L’ultima pellicola firmata dal duo Belushi – Murphy è “Beverly Hills Cop III – Un piedipiatti a Beverly Hills III” (1994), il sequel di “Beverly Hills Cop II” e terzo film della famosa saga di “Beverly Hills Cop“.
Jacky Debach
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