John Lennon, il tributo degli Oasis

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Di Alessandro Carugini

John Lennon, dal 1960 al 1970 fu compositore e cantante dei Beatles ed, in coppia con Paul McCartney, compose anche la maggior parte delle canzoni. Con McCartney formò una delle più importanti coppie musicali di successo del ventesimo secolo. È considerato il cantautore di maggior successo nella storia della musica inglese, subito tallonato da McCartney. Nel 2002, in un sondaggio della BBC sulle 100 personalità inglesi più importanti di tutti i tempi, si è classificato ottavo. Con la sua musica, ed il suo attivismo politico, John Lennon ha ispirato milioni di giovani musicisti tra cui Noel Gallagher degli Oasis.

Gli Oasis e John Lennon

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Gli Oasis sono stati uno dei gruppi più amati degli ultimi anni. Il loro scioglimento, avvenuto all’improvviso a causa dei litigi tra i fratelli Gallagher, ha sconvolto tutto l’ambiente musicale. Ancora oggi si continua a sperare in un loro ritorno insieme, ma sembra sempre più impossibile. Uno degli aspetti più famosi della musica degli Oasis è l’influenza dei Beatles. Spesso la stampa specializzata ha paragonato la band manculiana ai fab four definendoli come i nuovi Beatles.

Liam Gallagher è praticamente ossessionato dall’ex Beatles, tanto da chiamare il figlio Lennon. Nel brano ‘Don’t look back in anger’, si sente l’influenza di ‘Imagine’. Anche Noel Gallagher ha sempre attinto a piene mane dal bagaglio di Lennon. Liam ha dichiarato di vedere il fantasma di John, quindi al di là delle ispirazioni,qui c’è qualcosa di più: un’ossessione. C’è da dire che non è né il primo né l’ultimo a parlare del fantasma di Lennon, anche Paul McCartney ha detto di sentirne la presenza.

L’amore per i Beatles è viscerale, tanto che c’è una canzone in cui si sente proprio la voce di Lennon. Nella canzone ‘I’m outta time’, pubblicata il primo dicembre del 2008, come secondo estratto dal settimo album degli Oasis ‘Dig Out Your Soul’, Lennon compare nel video promozionale. In questo videoclip il protagonista è lo stesso Liam Gallagher, che indossa un cappello da cowboy e canta in un bosco con tanti animali. Mentre cammina e vaga apparentemente senza meta, ad un certo punto arriva ad un vecchio giradischi che contiene un LP di John Lennon. Questo giradischi rievoca il video del famoso brano Wonderwall. Il vero grande tributo sta però nel fatto che alla fine della canzone si possa sentire la vera voce di John Lennon che parla durante l’ultima intervista che rilasciò prima di morire e dice:

Come ha detto Churchill, è inalienabile il diritto di ogni inglese di vivere dove diavolo gli piace. Che cosa farà, svanirà? Non sarà lì quando torno?

Durante le esibizioni dal vivo del brano ‘Live Forever’, nel maxi schermo posto dietro la band scorrevano alcuni fotogrammi di coloro che “vivranno per sempre”, come dice il titolo del brano. L’ultima diapositiva ritraeva il viso di John Lennon e, quando compariva, Liam Gallagher lo omaggiava sempre con inchini, come avvenuto durante le esibizioni degli Oasis al Maine Road di Manchester nell’aprile del 1996.

Sean Lennon tributa il padre insieme all’ex Oasis Noel Gallagher

Nel 2020, per festeggiare gli 80 anni del padre, Sean Lennon, figlio avuto dall’ex Beatles con Yoko Ono nel 1975, ha presentato uno speciale sulla BBC nel quale ha dato la parola ad alcuni amici del padre tra cui Elton John e, soprattutto, Paul McCartney. Ma i festeggiamenti non finiscono con lo special, infatti Sean, decise di produrre anche un album tributo coinvolgendo alcuni ospiti.

Tra questi non poteva mancare anche l’ex Oasis Noel Gallagher che, accettò subito di buon grado l’offerta visto il suo amore sconfinato nei confronti dei Beatles e di John. Noel voleva fare un tributo a colui che ha avuto un forte impatto sulla scena musicale britannica negli ultimi decenni e che lo ispirato nella sua composizione musicale. Purtroppo, per mancanza di tempo, Noel non ha potuto partecipare attivamente all’album.

Vista la sua passione, però, Noel ha annunciato la pubblicazione della cover di ‘Mind Games’ di John Lennon, e così il 9 ottobre, ha festeggiato gli 80 anni del suo mito, celebrandolo con un post sui social e pubblicando la suddetta cover.

Il lascito di John Lennon

La sera dell’8 dicembre del 1980 alle 22.51, mentre Lennon si accingeva a rincasare con la moglie e si trovava di fronte all’ingresso del Dakota Building, un venticinquenne di nome Mark David Chapman esplose contro di lui cinque colpi di pistola colpendolo alle spalle quattro volte mentre esclamava: «Hey, Mr. Lennon». Lennon fece in tempo a fare ancora qualche passo salendo i gradini che portavano alla guardiola della sicurezza mormorando “Mi hanno sparato”, prima di cadere al suolo perdendo i sensi. Soccorso da una pattuglia di polizia, perse conoscenza durante la corsa verso l’ospedale, dove fu dichiarato morto alle 23:15.

John era un uomo brillante con un grande senso dell’umorismo e comprensione“, ha scritto Yoko Ono. “Credeva nella sincerità e che il potere delle persone potesse cambiare il mondo. E accadrà. Tutti noi abbiamo la responsabilità di creare un mondo migliore per noi stessi e per i nostri figli. La verità è ciò che creiamo. È tutto nelle nostre mani.

Oggi John Lennon avrebbe compiuto 82 anni, ma il suo spirito è ancora tra di noi!

Alessandro Carugini

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