Love Me Do: il debutto discografico dei Beatles

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Di Alessandro Carugini

Il 5 ottobre del 1962 viene pubblicato un 45 giri dal titolo “Love Me Do” e raggiunse la posizione numero 17 della classifica inglese. Questo è il singolo di debutto ufficiale dei Beatles, l’inizio della leggenda. Due anni dopo il brano viene pubblicato negli Stati Uniti e diventa un successo commerciale enorme. Raggiunge la prima posizione nella classifica di Bilboard e loancia la Beatlesmania in America.

La storia dietro Love Me Do

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Love Me Do” è un brano scritto da Lennon e McCartney. Lennon ha sempre detto che questo brano è una canzone di Paul, che aveva già in mente ai tempi in cui la band suonava ad Amburgo. In verità il pezzo è stato completamente co-scritto dai due, che, seduti senza alcuna idea particolarmente originale, hanno rielaborato il motivetto di McCartney.

La loro pratica all’epoca era quella di scarabocchiare canzoni su un quaderno, sognando la celebrità, scrivendo sempre “Another Lennon-McCartney Original” in cima alla pagina.  “Love Me Do” è una canzone basata su tre semplici accordi ed inizia con Lennon che suona un riff blues, poi Lennon e McCartney si alternano alla voce. Si sente molto una sorta di armonizzazione in stile Everly Brothers durante l’implorazione “Please“, prima che McCartney canti la linea vocale non accompagnata sul titolo della canzone.

Lennon aveva precedentemente cantato le sezioni che da il titolo al brano. Questo cambiamento nell’arrangiamento è deciso in studio dal produttore George Martin. Quest’ultimo si è reso conto che la parte dell’armonica invadeva la voce. Quindi chiese a Lennon di suonare l’armonica sullo stesso ritmo del “do” di “love me do”.

Ian MacDonald ha descritto il brano come: “il primo debole rintocco di una campana rivoluzionaria!”

Le sedute di registrazione per Love Me Do

Durante i giorni ad Amburgo i Beatles suonavano solo cover di Ray Charles, Chuck Berry, Little Richard, Bo Diddley e altri artisti del rock americano. I quattro ragazzi inglesi ad un certo punto trovarono il coraggio per iniziare a lavorare su loro composizioni, partendo proprio da Love Me Do. Il brano dal vivo funzionava molto bene. Il 6 giugno del 1962, i Beatles decisero di suonarlo presso i famosissimi Abbey Road Studios durante un’audizione per la EMI. Il set comprendeva Besame Mucho, P.S. I Love You, Love Me Do e Ask Me Why.

Alla batteria c’era ancora Pete Best, ma il produttore George Martin non era convinto del suo modo di suonare, era abituato a batteristi che andavano perfettamente a tempo, dato che tutti i turnisti che usava durante le registrazioni delle grandi band, avevano un perfetto senso del tempo e del ritmo. George prese da parte gli altri tre membri della band e chiese loro se fosse possibile cambiarlo. Nonostante la paura dell’annullamento del contratto, la band disse di no.

Due mesi dopo quell’audizione, Best venne estromesso dalla band. I Beatles tornarono negli studi londinesi il 4 settembre dello stesso anno e trovarono il nuovo batterista: Ringo Starr. La nuova formazione si mise subito all’opera ed eseguirono Love Me Do circa 15 volte. George Martin non era mai soddisfatto del suono della batteria. L’11 settembre tornarono nuovamente in studio per un’altra sessione, stavolta alla batteria c’era Alan White, con grande sorpresa di Ringo, che non fu proprio felice di vedere un altro suonare al suo posto.

«Ero devastato e deluso. George dubitava di me» racconta Ringo nell’Anthology. «Ero carico per suonare, e sentii “Abbiamo un batterista professionista”. Mi sono sentito umiliato. Dopo quella volta George si è scusato un mucchio di volte, ma fu davvero devastante – ho odiato quello stronzo per anni!».

Martin, durante quelle sessioni, lasciò che Ringo suonasse il tamburello. Magra consolazione per il futuro batterista dei Fab Four. Così venne eseguita e registrata una nuova versione, con White alla batteria.

Quando si dice il destino… Ringo si prese la sua rivincita in quanto la EMI decise di utilizzare una take con lui alla batteria per la pubblicazione sul primo singolo della band. Tuttavia, quando il singolo fu ripubblicato negli Stati Uniti, nell’aprile del 1964, venne usata la versione suonata da Andy White. Tale versione venne in seguito inclusa negli album “Please Please Me” in Inghilterra e in “Introducing . . . The Beatles in America”.

L’inizio del successo per i Beatles

Finalmente i Beatles avevano pubblicato il loro primo singolo. Un singolo che si avverava. Erano emozionatissimi. «La prima volta che ho sentito Love Me Do alla radio mi sono venuti i brividi» ha detto George Harrison. «È stato fantastico! il più bel passaparola di tutti i tempi, considerando che eravamo dei ragazzini. Quando qualche giorno dopo siamo andati negli uffici della EMI, tutti erano così amichevoli, “Ciao ragazzi, entrate pure…”».

Nessuno di loro, e forse neanche la EMI stessa, si aspettava che Love Me Do iniziasse a scalare le classifiche inglesi così rapidamente. Alla fine dell’anno era arrivato ad una onorevole 17a posizione. Non male per un gruppo di quattro ragazzini sconosciuti.

Come sempre accade, l’etichetta discografica decise di battere il ferro finché era caldo. Prenotò gli studi di registrazione ed a gennaio del 1963, uscì il secondo singolo dei Beatles: Please Please Me. Il brano schizzò in cima alle classifiche, dando ufficialmente il via alla Beatlesmania.

Ma questa è un’altra storia!

Alessandro Carugini

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