Johnny Depp, camaleonte del cinema

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Di Redazione Metropolitan

Camaleontico, ribelle, anticonformista, tormentato, bello e affascinante. Johnny Depp, è il frutto di questa miscela esplosiva. Dentro e fuori dal set. Lui che al mondo della settima arte ha donato personaggi indimenticabili, pittoreschi, tanto originali quanto fuori dagli schemi.

Sempre sulla cresta dell’onda, ha fatto scattare negli occhi dei registi autentici colpi di fulmine. Il suo volto e il suo talento sembrano adatti a qualsiasi tipo di ruolo, ogni genere, qualunque biografia. Ci ha messo sempre un po’ di se stesso nei suoi personaggi, nati anche dalle sue cicatrici della vita, quella al di fuori delle sceneggiature.

L’esordio e i primi successi

Nato il 9 giugno 1963 a Owensboro, John Christopher Depp ha discendenza cherokee,popolazione nativo americana con la quale l’attore ha sempre dichiarato un perfetto legame spirituale e ideologico.

La prima forma d’arte ad interessarlo è la musica, ma il suo talento da chitarrista non è sufficiente a far sfondare la sua band (i The Kids). Nel 1984 a Los Angeles conosce l’attore Nicolas Cage, amico di Lori Allison che Johnny ha sposato l’anno prima, appena ventenne (divorzieranno due anni dopo). L’agente di Cage gli propone un provino per l’horror di Wes Craven, “Nightmare – Dal profondo della notte”. Provino che convince il regista ad affidargli una parte secondaria; nella scena più cult del film, il suo personaggio sarà inghiottito dal letto e risputato fuori cosparso di sangue. Un debutto “leggero” il suo.

Johnny Depp – photo credits: web

Nel 1987 ottiene il ruolo di punta nella serie televisiva “21 Jump Street e la sua interpretazione renderà il suo personaggio il più popolare della fiction. Ma la notorietà e la fama si scontrano con l’animo inquieto di chi si sente già etichettato come il “bello del piccolo schermo”. Entra così in simbiosi con il provocatorio regista John Waters, che lo sceglie come protagonista nella commedia musicale satirica “Cry Baby”(1990), ma soprattutto con il regista Tim Burton che lo dirige nella favola postmoderna “Edward mani di forbice”. Il film sarà un successo tale da far diventare Johnny una star di fama internazionale e darà il via al lungo sodalizio con il regista americano, che lo dirigerà in altre sei opere memorabili.

Johnny Depp – photo credits: web

Una carriera da outsider

Nel 1997 il suo processo di crescita si impreziosisce con l’esordio alla regia, con l’opera “Il coraggioso”, dove è anche protagonista al fianco di Marlon Brando, oltre che con il ruolo dell’agente infiltrato in “Donnie Brasco”, accanto ad Al Pacino. L’anno dopo veste i panni del giornalista psichedelico Raoul Duke in “Paura e delirio a Las Vegas”, oltraggiosa perla di Terry Gilliam.

Nel 1999 si destreggia nel genere horror tornando al servizio di Burton che lo dirige nel gotico “Il mistero di Sleepy Hollow”; interpreta poi un esperto di libri antichi esoterici per il regista Roman Polański, nel film “La nona porta”. In “Blow”(2001) di Ted Demme è il trafficante di cocaina George Jung, mentre i fratelli Hughes gli affidano la parte dell’ispettore nel film “La vera storia Jack lo squartatore – From Hell”.

Johnny Depp con Benicio del Toro – photo credits: web

Nel 2003 dona al pubblico il volto stravagante e le ondeggianti movenze del pirata Jack Sparrow nel film di Gore Verbinski, “La maledizione della prima luna” primo capitolo della fortunatissima saga dei Pirati dei Caraibi, che otterrà sbalorditivi record di incassi. Il pittoresco pirata, che Depp definirà una grande parte di sé stesso, segnerà la consacrazione definitiva dell’attore.

L’anno dopo vestirà i panni dell’autore di Peter Pan, James Barrie, in “Neverland – Un sogno per la vita” mentre nel 2005 sarà ancora il suo amico Tim Burton a volerlo come Willy Wonka nel film “La fabbrica di cioccolato”. I due si ritrovano di nuovo nel tetro musical “Sweeney Todd – il diabolico barbiere di Fleet Street”(2007), in “Alice in Wonderland”(2010) dove Johnny personifica (in motion picture) il Cappellaio Matto, e in “Dark Shadows”(2012), la loro più recente collaborazione. In mezzo è stato il celebre rapinatore John Dillinger in “Nemico pubblico – Public Enemies” di Michael Mann.

Johnny Depp – photo credits: web

Dopo aver vestito i panni del criminale James “Whitey” Bulger in “Black Mass – l’ultimo gangster”(2015), completa il cast corale del film “Assassinio sull’Orient Express” nel 2017. Due anni dopo è il detective che indaga sull’omicidio dei rapper Tupac Shakur e Notorius B.I.G in “City of Lies – L’ora della verità”. Nel frattempo, dal febbraio 2015, è tornato alla musica formando con Alice Cooper e Joe Perry il gruppo Hollywood Vampires.

Fuori dal set, amori ed eccessi

Antidivo con un passato scontroso e confusionale che lo ha fatto avvicinare ad alcol e droghe. Nemici da cui si allontanerà già dal 1993 quando, davanti ad un locale di sua proprietà, morì per overdose il giovane attore River Phoenix, fratello del noto Joaquin.

Le sue cicatrici portano anche firme femminili, protagoniste di relazioni instabili e tormentate. Dopo un’importante relazione, dal 1989 al 1993, con la collega Winona Ryder, si fidanza con la famosa modella Kate Moss, con la quale mette a soqquadro la suite del lussuoso albergo newyorkese, durante una furiosa lite. Nel 1998 inizia una relazione con la cantante francese Vanessa Paradis, da cui ha avuto due figli (Lily-Rose Melody e John “Jack” Jake Christopher Depp III). I due si separano nel 2012.

Johnny Depp e Vanessa Paradis – photo credits: web

Tre anni dopo Johnny si sposa con l’attrice Amber Heard, ma il matrimonio, cornice di un amore tossico e violento, non durerà molto; la coppia conclude le pratiche del divorzio nel gennaio 2017, e nel 2019 Depp accusa l’ex moglie di adulterio e diffamazione. La fiamma più recente è stata la ballerina russa Polina Glen, di 32 anni più giovane, che lo ha lasciato lo scorso novembre.

Ma oggi non è il giorno dei tormenti, bensì quello delle celebrazioni di uno dei migliori attori esistenti. Un vero e proprio camaleonte del palcoscenico. Lui che avrebbe trasformato in successi anche i film di Edward D. Wood Jr., il “peggior regista di tutti i tempi” che proprio Johnny interpretò, ovviamente davanti alla macchina da presa di Tim Burton. Johnny Depp, l’antidivo che tutti noi adoriamo.

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