Kairos: è un termine greco con cui si soleva indicare un certo tempo qualitativo. Letteralmente significa ”momento giusto o opportuno”. In questo nuovo appuntamento della rubrica Parole dal Mondo, un’analisi su una parola dal sapore antico ma dal concetto sempre attuale.

Kairos, il tempo e le sue sfumature

Che cos’è il tempo? Un quesito che molti filosofi si sono posti nel corso della loro vita. Dagli antichi greci come Eraclito, passando per Nietzsche e Bergson. Nell’immaginario comune, il tempo è quello cadenzato dalle lancette dell’orologio, o, ancora, il tempo atmosferico.Per gli elleni il concetto di tempo era contraddistinto da una certa dualità: Chronos, il tempo astratto e quantitativo e Kairos, il momento qualitativo, propizio ed opportuno in cui agire. Insito, vi è anche un doppio significato contenutistico: tale periodo specifico si riflette con il tempo che coincide con l’eterno.

Kairos - Photo Credits: web
Kairos – Photo Credits: web

La genealogia di Krono, il tempo, è narrata minuziosamente nella Teogonia di Esiodo, ovvero, l’opera che racconta della nascita degli dèi. Tra gli innumerevoli figli di Zeus ci sarà anche Kairos; descritto come un giovane, nudo e alato, fuggevole e difficile da afferrare una volta che è passato. I greci basavano la propria vita sull’armonia: l’esistenza aveva senso solo se vissuta in un certo modo, un modo opportuno. Questa dottrina si rifletteva, appunto, nel concetto di Kairos. L’incisione espressa presso l’oracolo di Delfi, ”Conosci te stesso”, designa il mantra della filosofia di vita greca e l’asserzione con cui si può riassumere il concetto di Kairos: conoscere il proprio ruolo nell’ordine naturale delle cose.

Il tempo presente che determina lo sviluppo del futuro

Kairos è l’opportunità, un momento propizio da cogliere o, come direbbe il latino Orazio, il carpe diem; è un tempo che vive solo nel presente ma che, tuttavia, determina lo sviluppo di un prossimo futuro. E’ un tempo che si colloca e predilige l’azione dell’uomo. Diceva Eraclito sul tempo, associandolo alla leggerezza ed alla casualità del gioco dei dadi, oltre che al mistero del suo scorrere inesorabile:

“Il tempo è un bambino che gioca, che muove le pedine; di un bambino è il regno”

Tuttavia, il tempo per i greci non è solo qualitativo e lineare: non designa solo lo scorrere delle stagioni ed i momenti propizi; è anche e sopratutto, ciclico: un eterno ritorno, come insegna Nietzsche. Per Eraclito o gli stessi stoici, tutto scorre in un ordine preciso e destinato alla ripetizione eterna, in modo sempre identico all’interno di singoli cicli temporalmente finiti.

Circolarità del tempo in Nietzsche e attualità di Chronos e Kairos

Universo e tempo sono parte integrante dello stesso ciclo cosmico, e gli uomini, anch’essi, sono all’interno di questo ciclo. Con le azioni personali si trascrive la propria l’eternità: ciò che si compie comporrà il presente, il passato, ed il futuro dell’intera esistenza. In Così Parlò Zarathustra si esplica:

Ecco, tu [Zarathustra] sei il maestro dell’eterno ritorno [….] Vedi, noi sappiamo ciò che tu insegni: che tutte le cose eternamente ritornano e noi con esse

La ripetizione eterna del tempo ha un simbolo usato per riprenderne la ciclicità, l’uroboro: etimologicamente derivante dal greco significa”serpente che si morde la coda’’. Sì, il serpente è intento a divorare sé stesso: tuttavia, seppur l’immagine appaia statica, cela una grande mobilità. L’energia dell’universo che si usura e rinasce in un perenne movimento che nasce e perisce in eterno. Un antico termine e, con esso, una filosofia che si sviluppa a riguardo, può trovare riscontro in tempi attuali?È interessante far coincidere correttamente lo scorrere di Chronos e Kairos: i due aspetti coinvolgono le intere esistenze dell’umanità, sia essa passata, presente o futura poiché spingono il soggetto a dare importanza a priorità e valori che lo contraddistinguono; imparare a vivere secondo una parvenza non quantitativa ma qualitativa. Quindi incitare all’azione che qualifica l’individuo a rieducarsi e, in seguito, ad elevarsi.