Nata il 28 giugno 1948 a Memphis, nel Tennessee, Kathy Bates è senz’ombra di dubbio uno dei volti più importanti della storia del cinema horror. Da sempre dotata di una grande passione per il mondo dello spettacolo, dopo il liceo decise di seguire i corsi di recitazione drammatica della Southern Methodist University, in cui si laureò nel 1980. È proprio lì che venne scoperta da un agente nel 1969. Gli esordi teatrali non ebbero però il successo sperato, e l’attrice fu costretta a svolgere altri impieghi per sopravvivere.
La carriera e i successi di Kathy Bates
Nel 1971 esordì al cinema con Taking Off di Miloš Forman, un film drammatico vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al 24º Festival di Cannes. Rimase a lungo legata al grande schermo, lavorando a pellicole come Jimmy Dean, Jimmy Dean (1982) dove ottiene il suo primo importante ruolo cinematografico. Nel 1983 vinse un Tony Award per la sua interpretazione nello spettacolo Una finestra nella notte, ma nonostante ciò non venne selezionata per la sua trasposizione cinematografica, al suo posto venne scelta Sissy Spacek, considerata più graziosa.
Il suo aspetto fisico, ritenuto poco attraente dalla maggior parte dei registi, interferì spesso con la carriera dell’attrice. Più volte infatti Kathy Bates si è ritrovata ad essere esclusa da ruoli importanti poiché al suo posto la produzione preferiva scegliere volti convenzionalmente più belli. Ciò non le impedì però di emergere e riscuotere un enorme successo, partecipando a film molto importanti come Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, Ombre e Nebbia ed il grande kolossal Titanic. Lavorò diverse volte anche per la televisione, molto importante furono i suoi diversi ruoli nella serie American Horror Story, per uno dei quali nel 2014 vinse il suo secondo Emmy. Nel 2016 le venne anche dedicata una stella sulla Hollywood Walk of Fame.
Il premio Oscar con “Misery non deve morire”
Nel 1990 ci fu nella carriera di Kathy Bates un enorme punto di svolta. Le venne proposto il ruolo di Annie Wilkies nel film Misery non deve morire, un thriller tratto da un romanzo di Stephen King e diretto da Rob Reiner. L’attrice non si lasciò scappare questa occasione e decise di accettare la parte senza pensarci due volte. Il risultato fu meraviglioso: riuscì a regalare al mondo del cinema una delle interpretazioni più iconiche di sempre. Bates incarnò perfettamente l’animo da psicopatica del personaggio, sfoderando una mimica facciale da brividi. Anche la critica apprezzò molto il suo lavoro, al punto che nel 1991 l’Academy decise di conferirle il premio Oscar come migliore attrice protagonista.
Ludovica Nolfi
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