Kolf in America: l’antico “rivale” del golf moderno

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Di Redazione Metropolitan

No, non è un errore. La prima gara ufficiale giocata in America della quale abbiamo traccia non è di golf, bensì di kolf. Nel dicembre di 350 anni fa, alcuni olandesi organizzano e giocano la prima partita di kolf in America, più in voga nei Paesi Bassi rispetto al colf, ancora più simile al golf moderno che a tutt’oggi giochiamo.

La diatriba sulle origini del golf

Da tanti secoli ormai, Scozia ed Olanda rivendicano la paternità della nascita del golf moderno. Il fatto che si parli di golf moderno è una precisazione dovuta, in quanto c’è chi fa risalire le origini del golf addirittura all’epoca di Giulio Cesare (la paganica) e troviamo documenti riguardanti un gioco, il chuiwan, popolare in Cina tra l’ottavo e il quattordicesimo secolo, in cui si notano le stesse caratteristiche. Dai documenti arrivati ai giorni nostri, sembra abbastanza evidente che il golf moderno sia nato in Scozia, con buona pace delle rivendicazioni olandesi. Innegabile, tra l’altro, la differenza d’impegno riguardo lo sviluppo del gioco da parte delle due nazioni, così come la popolarità raggiunta tra i propri cittadini. Emblematica l’affermazione di un portavoce di St. Andrews: “Giochi con mazze e palle esistono da molti secoli, ma il golf come lo conosciamo oggi, giocato su 18 buche, ha chiaramente avuto origine in Scozia.”
L’Olanda invece fa evolvere il gioco in maniera opposta, arrivando a trasformare il “kolf” in “Kolven”, che si gioca addirittura al chiuso.

Kolf in America: La colonizzazione olandese porta sul suolo americano anche lo sport

Nel 1614, una nave olandese giunge in America col proposito di espandere l’Impero Coloniale. Poco più di 10 anni dopo, nel 1626, gli olandesi fondano la loro prima città, chiamata New Amsterdam. Ebbene sì, l’attuale New York. Nel dicembre 1650, alcuni coloni di Fort Orange (primo insediamento olandese in America) vicino all’attuale Albany, giocano il primo giro di kolf ufficiale sul suolo americano. Il kolf è praticato tutto l’anno: durante le stagioni calde nei campi; in inverno addirittura sul ghiaccio, con le stesse regole. Diventa talmente popolare che pochi anni dopo ne viene vietata la pratica in città, a causa di danni a persone e cose. La multa per i trasgressori è di 25 fiorini (all’epoca, lo stipendio medio è di 150 fiorini l’anno).

Il kolf in America viene presto soppiantato dal golf moderno importato dalla Scozia – Photo Credit: gettyimages

Così come in Europa, anche in America gli scozzesi prendono il sopravvento

Sempre all’inizio del 1600, anche l’Inghilterra sposta la sue mire espansionistiche verso Ovest. Nel 1602 fonda la prima delle tredici colonie che porteranno poi alla nascita degli Stati Uniti d’America. Nel 1664, New Amsterdam finisce sotto il dominio inglese e viene ribattezzata New York. Avviene il sorpasso britannico sugli olandesi, ovviamente anche a livello culturale, popolare e sportivo. Durante il 18° secolo si assiste alla prima migrazione in America dalla Scozia. Scozzesi che ovviamente si portano dietro anche la loro cultura sportiva. Mentre in Olanda il kolf si trasforma in un gioco diverso, in Scozia assistiamo ad una grande ricerca di sviluppo dei materiali, regole sempre più precise e campi all’avanguardia. Il kolf in America non attecchisce granché, il vero golf moderno sì. Nel 1739 abbiamo traccia della prima spedizione ufficiale di materiale golfistico dalla Scozia direzione America. Non è un caso che i vincitori dei primi tornei ufficiali giocati in America siano di dominio britannico.

David Mario Arciero

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