Cultura

L. Ron Hubbard e la strada verso Scientology

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Negli USA degli anni 30 la letteratura di genere, fantascientifica in particolare, vive un’epoca d’oro. Sono moltissimi gli scrittori, o presunti tali, che sbarcano alla meno peggio il lunario scrivendo racconti per il grande numero di magazines dedicati che abbondano sul nascente mercato. Tra questi, un ex studente che le ha provato un po’ tutte ma non ne ha conlcusa una, L. Ron Hubbard.

Figlio di un ufficiale di Marina, Ron e famiglia sono abituati a spostarsi per tutto il territorio americano e oltre a seguito delle promozioni del pater familias. Nemmeno diciottenne inizia a scrivere brevi racconti di genere. Contemporaneamente fallisce l’esame di ammissione all’Accademia Navale. Nel settembre del 1930 inizia invece gli studio di ingegneria civile alla George Washington. 

Ron L. Hubbard: nautica, esercito e fantascienza

Più concentrato sulla mai sopita passione per la nautica che sugli studi universitari, nel 1932 organizza un viaggio via mare direzione tropici, con l’intento di “studiare i resti delle colonie spagnole” e “recuperare qualsiasi oggetto utile all’esposizione museale”. Presto l’esaurimento dei fondi convince il padrone dell’imbarcazione a richiamare alla base Hubbard, che a questo punto abbandona l’università. Si iscrive alla Croce Rossa Americana, che lo stanzia in Porto Rico. Lungo la strada però decide di abbandonare l’organizzazione e seguire, invano, le  sorti di un cercatore d’oro. L’unica cosa che pare rimanere stabile nella vita di Ron Hubbard è la scrittura. Appena iscritto all’università ha iniziato a collaborare come reporter al giornale universitario, “The University Hatchet”.

Nel biennio successivo, fino all’avventura caraibica, continua a produrre materiale di fiction e non, un centesimo a parola. Nel 1934 fa il prima salto di qualità: il magazine “Thriller Adventure” inizia a pubblicare i suoi racconti sotto pseudonimo, e andrà avanti per i successivi sei anni. Intanto si è sposato, e i ridotti guadagni dei suoi racconti sono le uniche entrate del nucleo famigliare. Nel 1938 arriva la folgorazione. In seguito alla reazione allergica all’anestesia per una banale intervento dentistico, Ron se la vede brutta. Se la cava per il rotto della cuffia e l’episodio gli lascerà il chiaro ricordo di un’esperienza di pre-morte. “Otto minuti di morte” in cui riceve Il Messaggio e l’incarico di comunicarlo all’umanità. Trasporta l’estrema esperienza su carta, in un racconto sci-fi mai edito che si sarebbe dovuto chiamare “Excalibur” o “The one command”.

L. Ron Hubbard e la folgorazione sulla via dello studio dentistico

L’incidente nello studio dentistico ha fatto scattare qualcosa nella testa di Ron: sente che la sua necessità di scrittura è diventata altro. Non ha più lo scopo d’intrattenere i lettori secondo gli standard della cultura popolare del tempo. Ora deve educare e mostrare la via. E’ convinto che “Excalibur” presto “avrebbe rivoluzionato tutto. Avrebbe avuto sull’umanità un impatto superiore a quello della Bibbia”. Inizia a spedire il manoscritto a diverse case editrici, presentandolo come “IL Libro” e dando loro appuntamento alla Penn Station di New York in modo da spiegare meglio la rilevanza storica del suo scritto, che sarebbe andato al miglior offerente. Nessuno manifesta alcun interesse. Ma, considerate le evoluzione dell’Hubbard-pensiero, è in questo periodo che storia e leggenda devono iniziare a diventare inestricabili e vanno fatti germogliare i semi del mito.

Un futuro agente letterario dello stesso L. Ron Hubbard racconta di come l’editor di una casa editrice cui era stato sottoposto il manoscritto, non avesse retto alla portata dei messaggi contenuti in “Excalibur” e avesse cercato di gettarsi dalla finestra del palazzo. Ma nel 1940 la frustrazione per il fallimento editoriale del suo manoscritto è enorme, e si rigetta nelle avventure nautiche. Si unisce all’Explorers Club con il fine di raggiungere l’Alaska via mare, ma dopo appena due giorni di viaggio è costretto a tornare alla base per problemi tecnici. Prova quindi la strada dell’esercito. Saranno due anni in cui verrà rimbalzato ai quattro angoli del globo senza mai prendere parte attiva nel secondo conflitto mondiale, sistematicamente bocciato da superiori che non ne riconoscono alcuna specifica qualità militare. Viene definitivamente allontanato dalla Marina nel 1943, dopo aver invaso le acque territoriali messicane alla guida di un sottomarino e aver organizzato esercitazione di tiro nei pressi delle Isole Coronado.

Jack Parsons e l’Ordo Templi Orientis

Soffre ciclicamente di problemi fisici che lo obbligano a letto: depressone, ulcere e artriti. Nel 1945 abbandona il servizio attivo continentale e si dimette da ufficiale nel 1950. Secondo la successivo agiografia redatta da Scientology, L. Ron Hubbard rimane più volte ferito in battaglia e in un’occasione rimane accecato. Nel 1945 abbandona la famiglia a si trasferisce in California a casa di Jack Parsons, ricercatore sulla propulsione a razzo della locale università. Pearson è anche maestro della loggia locale dell’Ordo Templi Orientis, organizzazione massonica al cui capo c’è l’occultista inglese Aleister Crowley. La grande villa di Pasadena di Parsons è il punto di ritrovo di occultisti e bohemien e nei frequenti rituali occulti Parsons ha modo di riconoscere particolari “poteri” nella figura di Hubbard.

Il nostro però si ritrova anche sentimentalmente impegnato con la di lui fidanzata, la 21enne Sara Northup, e con lei fugge con le tasche piene di soldi del business commerciale che Hubbard a Parsons avevano nel mentre messo in piedi. Anche qui la storia di Scientology è diversa: secondo la Chiesa, Hubbard era infiltrato negli ambienti occulti californiani per conto della CIA, e il suo contributo si rivelerà fondamentale nella demolizione delle strutture settarie californiane. L’esperienza con gli ambienti dell’occultismo crowleiano rappresenta per Hubbard l’occasione per allargare ulteriormente la propria peculiare interpretazione del mondo. Inizia la stesura di un testo “di psicologia”, come da lui stesso dichiarato, “intorno alla cause e alle cure dei problemi nervosi”. Recupera diversi punti dal mai pubblicato “Excalibur” e li implementa di nuove suggestioni, mescolando basi in qualche modo scientifiche ad altre frutto delle sue teorie sui poteri della mente.

“Dianetics”

Nel 1950 fonda l’Hubbard Dianetic Research Foundation insieme al dottor Joseph Winter, con lo scopo di produrre prove concrete delle sue teorizzazioni. La comunità scientifica respinge in toto i documenti redatti dalla fondazione. “Dianetics”, questo il nome del lavoro, raccoglie l’insieme dei principi del funzionamento della mente umana secondo Ron L. Hubbard. Che, incassato il rifiuto della comunità scientifica, non si arrende. Decide di pubblicare i primi estratti del lavoro sul numero del maggio 1950 del magazine “Astounding Science Fiction” dell’amico e collega Roy Campbell. Poco dopo l’intera opera verrà pubblicata dalla Hermitage House. Presentato come “la fonte nascosta di tutte le malattie psicosomatiche e delle aberrazioni umane”, il volume balza immediatamente in testa alle classifiche e tradotto in diverse lingue. I tempi sono maturi e il culto può fiorire.

E mentre Isaac Asimov battezza “immondizia” l’invasione delle fantasie hubbardiane nella sfera scientifica e Jack Williamson la definisce “la revisione di un pazzo dei fondamenti freudiani della psicologia”, i primi incontri di “auditing”, la pratica base della teoria di “Dianetics” che prevede la risoluzione dei conflitti individuali relativi ad ogni esperienza esistenziale, presente e passata dell’individuo tramite l’utilizzo dell’elettropsicometro , fioriscono su tutto il territorio degli USA. Tra alti e bassi l’evoluzione della teoria di L. Ron Hubbard proseguirà per due anni, finche nel 1953 Hubbard fonderà la Chiesa di Scientology.  Al momento della sua morte, avvenuta il 24 gennaio del 1986, la Chiesa di Scientology è un impero economico transnazionale. “Il suo corpo era diventato un impedimento per il suo lavoro. Ha deciso di abbandonarlo, e continuare la propria opera da un’altra dimensione” è la dichiarazione ufficiale che la Chiesa rilascia al momento della morte del suo fondatore.

Andrea Avvenengo

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