Da quel 31 marzo 1996, il giorno dell’esordio della carriera di Valentino Rossi nel Motomondiale, sono passate tante gare e un’infinita quantità di gioie per il fuoriclasse di Tavullia. In tanti anni, durante le tappe di Valentino Rossi, molti tifosi hanno usato siti e app online aams per scommettere sulla vittoria del dottore, molto spesso vincendo anche e allo scopo di valutare adeguatamente le quote motogp.

La carriera del Dottore attraverso record, vittorie e le sue celebri esultanze

È il 31 marzo del 1996 quando un Valentino Rossi ancora 17enne esordisce nel Motomondiale classe 125. Tutti i partecipanti a quella gara hanno concluso la loro esperienza nel motomondiale almeno 14 anni fa, l’ultimo è stato Youichi Ui: corse il GP del Giappone 2007 in 250cc.

Qualche mese dopo, il 4 agosto, arriva il primo podio in carriera: Valentino è terzo sulla sua Aprilia nel GP d’Austria. Il 18 agosto 1996 ecco la prima vittoria in carriera di Valentino Rossi che arriva davanti a tutti nel circuito di Brno.

Nel 1997 passa dal team privato AGV alla squadra ufficiale Aprilia Racing Nastro Azzurro e in sella alla RS 125 ottiene il suo primo titolo mondiale con 321 punti, frutto di 11 vittorie, 1 secondo posto, 1 terzo posto e ben 4 pole position.

L’anno seguente segna il passaggio di categoria con la promozione in 250. Per Valentino Rossi arriva un secondo posto nel mondiale alle spalle Loris Capirossi, suo compagno di marca. Nel 1999, invece, il numero 46 viene promosso ad unico pilota del team ufficiale Aprilia, e si laurea campione del mondo con 309 punti e nove vittorie totali.

Il numero 46 ottiene 11 vittorie, 1 secondo posto e 1 terzo posto per un totale di 325 punti. Il motomondiale del 2002 diventa il primo della MotoGP e vede il passaggio ai motori a quattro tempi. Rossi si impone ancora in sella alla Repsol Honda RC211V con la quale conquista il suo personale quarto titolo, diventando il primo e unico pilota su due ruote a laurearsi campione in quattro categorie differenti. Nel 2003 si conferma invincibile trionfando ancora una volta: nove vittorie totali per lui che riesce per la prima volta in carriera ad andare a podio in tutte le tappe della stagione.

Il 2004 inizia col cambio di scuderia. Rossi, infatti, passa dalla vincente Honda alla Yamaha, in evidente crisi tecnica. Un trasferimento tra i più sensazionali della storia delle corse su due ruote anche per i risultati sorprendenti che, a fine stagione, vengono raggiunti. Le scommesse motomondiale sono completamente disattese, a quel punto: il campione italiano, infatti, ribalta completamente ogni pronostico, e dopo sfide accese contro i rivali Max Biaggi e Sete Gibernau, si laurea campione del mondo ancora una volta.

Valentino Rossi, tra Ducati Yamaha

Valentino Rossi annuncia il passaggio alla Ducati nel 2011. Il binomio tutto italiano fa sognare i tifosi ma i risultati si riveleranno scadenti con soli tre podi ottenuti in due stagioni. I problemi alla guida della Desmosedici di Borgo Panigale saranno decisivi per quello che sarà la fine del rapporto al termine della stagione 2012 quando la scuderia italiana annuncia l’addio da Rossi. Poco tempo dopo la Yamaha riannuncia il 46.

Nel 2013, al primo anno di ritorno in Yamaha si classifica quarto alla fine della stagione. Nel 2014 raggiunge il traguardo dei 300 Gran Premi in carriera e conclude al secondo posto iridato. Il 2015 sarà, invece, l’anno del 10° titolo, sfumato a seguito di alcune frizioni in pista e non solo con Marc Marquez. La casa giapponese porta comunque a casa il doppio titolo piloti e costruttori con Jorge Lorenzo che si laurea campione.

Dal 2016, tra l’età che avanza che una Yamaha non proprio brillante, ad oggi, Valentino Rossi inizia una parabola discendente che lo porterà comunque ad ottenere il grande traguardo dei 400 GP in carriera grazie alla gara corsa in Australia, chiusa all’ottavo posto.

La carriera incredibile di Valentino Rossi sembra essere in discesa dal 2020, per via del suo peggior piazzamento di sempre, al 15esimo posto in classifica. n carriera Rossi vanta numeri straordinari, come i 9 mondiali e i 115 successi, con uno stile di guida versatile, anche duro, spigoloso e spietato, che adatta nel tempo per cercare di restare sempre ad alti livelli. A esclusione dell’ultima stagione 2021 con Petronas, Valentino è salito sul podio con tutti i team per i quali ha corso.