Se avete sfogliato almeno una volta un giornale di moda è impossibile che non vi siate imbattuti nella rublica Look for Less. La collezione di abiti da sposa 2022 di Zara fa questo effetto. E, se vogliamo, ci toglie addirittura dall’impiccio – per dirla con Zerocalcare – di dover andare dalla nostra sarta di fiducia con la foto di un Dior e chiederle di cucirci addosso quel modello da sogno.

Gira la moda: linea sposa di Zara ispirata alle star

I modelli disegnati da Zara per la linea bridal sono infatti chiaramente ispirati agli abiti di alcune celebrità. Ritorna alla mente l’abito Stella McCartney che abbiamo visto indossare da Meghan Markle nel 2018 nel giorno del suo matrimonio: bianco, sbracciato e con il collo alto.
Per gli slip dress, invece, Zara non può che essersi ispirata a coloro che hanno reso questo modello iconico negli anni 90: Courtney Love e Kate Moss. Due donne che hanno rivoluzionato la concezione di sleep dress, riproponendolo in una chiave nuova, di indipendenza e libertà. Per ribadire: mi vesto come mi pare e, se mi va, vado anche in giro con la sottoveste… e mi ci sposo!

La collezione sposa 2022 di Zara

Gli abiti della collezione sposa 2022 di Zara sono tendenzialmente semplici e strizzano l’occhio alle linee che, anche la scorsa estate, sono andate per la maggiore nella moda day by day. Il modello sottoveste si mescola bene insieme ad abiti dall’allure più hollywoodiana o dai richiami vintage. I colori scelti sono principalmente il bianco, l’avorio e lo champagne. Il raso domina, ma la seta e i ricami in pizzo non mancano.
In seta sono infatti tutti gli accessori e la lingerie della collezione. Si va dalla bralette al reggiseno, agli slip, fino al cerchio in misto seta di gelso. Il tutto in diverse varianti di colore: dall’argentato al dorato, per finire col bianco.

La proposta è fresca, come nell’intento dell’azienda. La mira alla donna contemporanea è centrata. Ci sono certamente donne che ancora sognano l’abito sfarzoso o costoso da indossare quel giorno soltanto. Ma ci sono anche quelle che vogliono poterlo indossare almeno altre venti volte e dire «quello che ho stasera è l’abito con cui mi sono sposata». E poi ce ne sono altre, che indossano ugualmente un abito lungo e bianco, e che non si sono (ancora) mai sposate.
Siamo così, varie e contemporanee.

Giorgia Lanciotti

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