La laurea diventa abilitante per quasi tutte le professioni

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Di Redazione Metropolitan

Quando la laurea diventa abilitante

L’esame di Stato: un obbligo da dimenticare, quasi per ogni professione che abbia necessità di regolamentazione.

Laurea e abilitazione in contemporanea. Per chi?

Odontoiatri, farmacisti, veterinari e psicologi saranno le prime categorie professionali a poter usufruire delle regole del nuovo decreto.
Seguiranno geometri, agrotecnici, periti agrari e periti industriali.
Finalmente verranno poi inglobati architetti, biologi, ingegneri, dottori commercialisti ma solo con il consenso dei consigli della nazione o di quelli inerenti le federazioni.
Il Ddl concentra l’intero progetto, per mano del ministro Gaetano Manfredi.
Si aspetta l’ormai prossimo varo del decreto.

Quale lo scopo del ddl firmato dal ministro Manfredi?

L’obiettivo di Manfredi è chiaro. Compreso nella relazione che accompagna il Ddl, c’è lo scopo di tale consenso: la laurea diventa abilitante per impedire che, i giovani, affrontino sempre più difficoltosi percorsi atti a subentrare nel mondo lavorativo.
Tale nuovo assestamento dell’Università ha quindi certamente lo scopo di snellire l’entrata dei laureati nel campo del lavoro, diminuendo i tempi e semplificando le modalità che ad oggi sono in atto, specialmente per quelle figure professionali che hanno necessità di una formazione diretta, costruita e basata su esperienze dimostrabili.
A tantissimi ragazzi si vuole quindi offrire la possibilità di entrare subitaneamente, sveltendo la burocrazia, nel proprio contesto lavorativo, diminuendo i tempi per raggiungere le competenze indispensabili per svolgere con criterio e professionalità i lavori per i quali sono occorsi anni di preparazione.

Si considera poi la necessità di rispondere a tutte le esigenze del nostro paese, rispondendo ai sempre più importanti bisogni nel campo della sanità, della cultura e sulle basi di necessità economico/produttive: ovviamente, tenendo conto della situazione attuale, è innegabile come, in certi campi, esistano ancora lacune, mancanze per assenza di professionisti preparati.

Rendendo direttamente abilitante la laurea in Medicina, è relativamente ovvio che la necessità spinga a fare altrettanto per le lauree magistrali a corso unico in Odontoiatria, Farmacia, Veterinaria e Psicologia.
Naturalmente non vedremo decadere l’obbligo di fornire gli obbligatori 30 crediti formativi, potendoli comunque acquisire mediante praticantato adeguato al corso di studi.

Verso il varo del decreto

In una seconda fase la stessa semplificazione toccherà alle tre nuove lauree professionalizzanti nelle materie tecniche citate dall’articolo 2 del Decreto: prendiamo ad esempio le Lauree che ancora necessitano di corsi accreditati, come per i periti industriali che non possono rinunciare al raggiungimento di un numero di CFP preciso per avere la possibilità di essere iscritti all’ordine.

Bisogna quindi rivalutare l’esame di laurea, introducendo una porzione di riscontro pratico e arricchendo le commissioni con professionisti, preparati a valutare i nuovi e più mirati corsi di studio.

Diversi siti ci permettono di analizzare i futuri cambiamenti, valutando e proponendo azioni mirate e atte a svolgere una professione. Il portale Uniformare, dove possiamo trovare corsi accreditati per periti industriali, è fonte di consigli pratici, valutando anche la difficoltà di aderire a nuove iniziative forse non ancora ben chiare e riguardo quali lauree avranno la possibilità di divenire abilitanti.
Occorre considerare un percorso utile in quest’accumulo di informazioni che vanno a toccare campi tanto diversi e lontani tra loro: la formazione universitaria andrà supportata da ulteriori ampliamenti e si dovrà investire affinché, i corsi di laurea, siano integrati da attività che consentano una preparazione a 360°.

Il bacino di chi ne usufruirà

È con l’articolo quattro che ci si rivolge a tutte quelle attività disciplinate, per le quali il ministero dell’Università si occupa di stabilire le prove d’esame: per architettura, assistenza sociale; biologia; chimica; geologia; ingegneria; dottorato per commercialisti e altro ancora.
Queste categorie dovranno prolungare la loro attesa, permettendo ai consigli o alle confederazioni di scegliere se eliminare l’esame di Stato. Per queste attività vi è ancora un dialogo aperto e poche certezze che garantiscano una laurea abilitante, atta a sostenere una professionalità concreta.