La guerra in Ucraina è giunta a “un punto di svolta strategico”, ha affermato il presidente del Paese, Volodymyr Zelensky, continuando a prevedere una sconfitta russa. 

Le accuse di Vladimir Putin di “flagranti violazioni” del diritto umanitario da parte delle forze ucraine sono “bugie”. Lo riferisce l’Eliseo dopo la telefonata tra il presidente russo, il collega francese, Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.
    Durante la telefonata, il presidente francese e il cancelliere tedesco hanno nuovamente invitato la Russia a “un cessate il fuoco immediato” e a “fermare l’assedio” a Mariupol dove la situazione è “umanamente insostenibile”.

La moschea di Soleimano a Mariupol non è stata colpita dai bombardamenti, così come invece sostenuto dalle autorità di Kiev. Lo ha assicurato il presidente dell’Associazione che gestisce la moschea, Ismail Haciogl, contattato dal canale televisivo turco HaberTurk. “I russi stanno bombardando l’area… che si trova a 2 chilometri dalla moschea, e una bomba è caduta a una distanza di 700 metri dalla moschea”, aveva scritto in precedenza il presidente su Instagram. Trenta civili turchi sono all’interno dell’edificio, “compresi i bambini”, ha detto, senza fornire altri dettagli.