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La storia dei Ricchi e Poveri, perché si sono separati

Una nuova grande prima serata su Raiuno per gli appassionati della musica leggera di casa nostra. Martedì 23 febbraio, il terzo degli show-evento della serie “A grande richiesta” s’intitolerà “Che sarà sarà”. Carlo Conti, direttore artistico e padrone di casa, ci condurrà nella storia e nelle canzoni dei Ricchi e Poveri, che condivideranno la scena con ospiti eccellenti come Al Bano e Roberto Vecchioni. Compito difficile per Carlo! Il gruppo genovese ha raccolto così tanti successi che il rischio del “manca il mio preferito” è altissimo. Ma i 50 e più anni di musica dei Ricchi e Poveri sono un Everest che ognuno scala come meglio gli piace, e sono un racconto che noi abbiamo “sintetizzato” in cinque momenti cruciali.

Ricchi e Poveri sono tra i gruppi più famosi della storia della musica italiana. I loro grandi successi sono tuttora ascoltati e cantanti da ogni generazione, da La prima cosa bella a Che sarà. La band composta da Angela Brambati, Marina Occhiena, Franco Gatti e Angelo Sotgiu ritorna ad esibirsi nella formazione originale dopo 40 anni. Infatti la seconda serata della 70esima edizione del Festival di Sanremo ospiterà il quartetto di nuovo unito per un tuffo nel passato. Il pubblico e i social sono in attesa della loro esibizione per poter cantare le loro hits a squarciagola.

Nel 1981 avvenne la rottura del quartetto con l’allontanamento di Marina Occhiena a seguito di uno scandalo. La donna, infatti, avrebbe avuto una storia con Marcellino Brocherel, all’epoca compagno dell’altra componente del gruppo Angela Brambati. Dopo la valanga di critiche e pettegolezzi, la Occhiena non vuole separarsi dal gruppo ma l’agente dei Ricchi e Poveri l’avrebbe convinta ad accettare l’abbandono con una cifra di 20 milioni delle vecchie lire. Così rimasero solo in tre, continuando a portare avanti alto il nome della band. La separazione avvenne proprio al Festival di Sanremo, nell’edizione in cui presentarono l’indimenticabile Sarà perché ti amo.

L’annuncio della loro reunion nel 2020, al teatro Ariston è stato dato dal conduttore e direttore artistico Amadeus, definendolo come un colpaccio. Il grande avvenimento è stato messo a segno dal manager Danilo Mancuso, il quale per uno anno ha lavorato in segreto per rimettere insieme la band.

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