“L’amica geniale”: intervista a Francesca Montuori

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Di Chiara Cozzi

L’abbiamo vista “nascere e crescere” sul piccolo schermo, ogni domenica sera: la piccola Elisa Greco de L’amica geniale è diventata una giovane donna, interpretata con intensità da Francesca Montuori. Nata ad Avellino neanche vent’anni fa, l’attrice veste i panni della sorella minore di Lenù: un ruolo di importanza cruciale nella saga creata da Elena Ferrante, che nell’unione con Marcello Solara rivela ancora una volta il distacco ideologicamente insanabile della protagonista da quel rione che comunque continua a infestare la sua vita.

Francesca Montuori si è raccontata a noi in questa intervista, in cui ci ha rivelato alcuni aspetti inediti del suo personaggio, che solo chi come lei lo ha vissuto in prima persona può comprendere a fondo, imparando ad amarlo senza giudizi né retorica.

Francesca Montuori: «Ho imparato ad amare l’originalità di Elisa e non l’ho mai giudicata»

Ciao Francesca! In precedenti interviste, hai rivelato che per il personaggio di Elisa ti sei ispirata a situazioni che hai vissuto da vicino, in particolare per la relazione con Marcello Solara. Quanto ancora un rapporto del genere, secondo te, è considerato come indice di vero amore e devozione?

Penso che non ci sia un modo giusto o sbagliato di vivere l’amore: finché c’è rispetto, affetto e stima e che non si intralci la libertà altrui, un rapporto può essere considerato tale. Penso che ad ogni epoca ci sia un approccio diverso, forse l’indice di amore e devozione è cambiato e sicuramente i modelli sono cambiati. Marcello ed Elisa hanno degli anni di differenza eppure sembrano vivere in sintonia, amarsi veramente. Secondo me è relativo, penso che amore e devozione siano due parole che dipendono molto da chi in quella situazione ci vive. Il mio modo di vivere l’amore è sicuramente diverso da quello di Elisa, penso sia per il trascorso sia per l’epoca.

Pensi che Elisa voglia mostrare a Elena di essere riuscita a riscattarsi raccontandole le esperienze e la vita con Marcello?

Sicuramente, ma non penso lo faccia con malizia ma con tanto entusiasmo.  Elisa ha capito che ad ognuno spetta una cosa e a lei è toccato questo destino.

Elisa è una ragazza che oggi si definirebbe ancora come una “donna del suo tempo”: una che ha scelto di riscattarsi da una vita di  povertà e privazioni, anche se non nel migliore dei modi. Quanto pensi che fosse consapevole della sua scelta e di chi fosse davvero Marcello?

Elisa è consapevole nella misura in cui ha diciott’anni. Quella è l’età in cui sbagliare, è all’ordine del giorno. Penso che lei sia una mix di ingenuità e furbizia, furbizia perché nel bene o nel male Marcello è un buon partito, ingenuità perché, per me, non si è davvero consapevoli delle persone che ti girano intorno, del loro trascorso a quell’età, periodo in cui anche noi stessi stiamo imparando a conoscerci. Ci sarà un tempo in cui Elisa capirà davvero la vita e le sue scelte.

C’è stato un momento in cui avresti voluto parlare con Elisa e magari farle aprire gli occhi?

A volte mi sono fatta delle domande, e la risposta è arrivata durante le riprese anche in maniera causale, lo si capisce. Ma non l’ho mai giudicata, altrimenti non potrei fare l’attrice, ho cercato di comprenderla e di dar voce alla sua voce.

L’amica geniale è stato il tuo primo lavoro: quanto pensi che  questa serie, letteraria e televisiva, sia importante per le donne di oggi?

“L’amica geniale” è universale. Penso che tratti temi in cui uomini e donne possono rispecchiarsi, c’è tanto di storico ma soprattutto di umano, ognuno di noi può ritrovarsi in dinamiche che nonostante l’epica può aver vissuto tranquillamente. Invito il pubblico che ancora, non ha visto la serie e letto i libri, di riscoprire questo capolavoro. Per le donne di tutte le età, “L’Amica Geniale” è davvero necessaria, perché ti insegna tanto, racconta di donne che scelgono i loro destini, l’impatto forte che si ha con il mondo e fra di loro.

La serie va in onda in tutto il mondo grazie a HBO: come ci si  sente a far parte di questo progetto?

È un onore, il sogno di una vita, l’America è sempre stato uno degli obiettivi di una vita, e approdare oltreoceano con Elisa, un’anima così originale e pura, per me è un traguardo.

Elisa da quando ha preso per la prima volta un aereo ama la sensazione di stare sopra le nuvole: cosa ama invece Francesca e quali sono i suoi sogni, le sue aspirazioni oltre le nuvole?

Anche Francesca a volte si perde tra le nuvole, sono una sognatrice, una folle sognatrice oserei dire. Vorrei avere altri ruoli sempre più impegnativi, e magari un giorno prendermi la responsabilità dei temi e delle regia di un progetto cinematografico o televisivo. 

Chiara Cozzi

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Ph: Fremantle, The Apartment