Covid: cos’è la lattoferrina e come può combattere il virus

Un team di ricerca italiano ha dimostrato che la lattoferrina può essere un’arma per combattere il Coronavirus. La glicoproteina può contrastare il patogeno sia in modo diretto che in modo indiretto.

Lo studio sulla lattoferrina 

Già da quando il Coronavirus circolava soltanto in Cina, era ben chiaro ai medici che il virus colpisse in minima parte i bambini.

Nella maggioranza dei casi i piccoli, se contagiati, risultano asintomatici o sviluppano sintomi lievi.

Un team di ricerca italiano, guidato dalla scienziata Elena Campione dell’Unità di Dermatologia dell’Università di Roma Tor Vergata, si è interrogato su ciò.

Hanno poi deciso di concentrare il loro studio sulla lattoferrina, una glicoproteina legata all’immunità naturale (particolarmente presente nei bambini) e presente nel latte di tutti i mammiferi.

Come specificato da Humanitas, in quello umano ce ne sono circa 2 grammi per ogni litro

La lattoferrina contro il coronavirus

L’idea che la lattoferrina potesse offrire una protezione contro il Coronavirus SARS-CoV-2 risiede nelle sue note proprietà antivirali e antinfiammatorie, già dimostrate da indagini passate.

Questa sostanza ha la capacità di “divorare” il ferro circolante non legato dai fluidi corporei nelle aree soggette a infiammazione, e in questo modo lo toglie agli agenti patogeni che lo sfruttano per invadere l’organismo attaccato.

L’efficacia antivirale contro i patogeni è sia diretta che indiretta: da una parte si lega ai siti dei recettori virali o a strutture delle cellule che impediscono l’aggancio, dall’altra catalizza la risposta immunitaria

Nello specifico, la glicoproteina si lega ai glicosamminoglicani della membrana plasmatica, chiudendo la porta in faccia ai virus. 

È stato dimostrato che anche i pazienti con l’AIDS presentano una carenza di questa proteina

L’ateneo romano ha spiegato:

“La lattoferrina si trova nelle mucose e nei granuli dei neutrofili insieme ad altri fattori quali il lisozima e la lattoperossidasi. Sono presenti sulle cellule epiteliali a livello delle mucose, sui linfociti, monociti, macrofagi e piastrine. Per queste ragioni è considerata uno tra i più importanti fattori dell’immunità naturale non anticorpale”.

I test

La sostanza è stata somministrata per via nasale (spray) e orale attraverso una specifica formulazione. 

Lo studio ha dimostrato che i partecipanti si sono negativizzati nel giro di 12 giorni e i loro sintomi, laddove presenti, sono spariti

Per dimostrare l’effettiva efficacia preventiva della lattoferrina saranno naturalmente necessari studi più approfonditi, dato che al momento mancano le evidenze scientifiche, ma i risultati restano promettenti.