Subire una violenza introduce un nuovo modo di calcolare il tempo, da quel momento ci sarà sempre un prima e un dopo. Eppure, nell’intimità dei propri pensieri, il tempo sembra aver smesso di scorrere, lasciandoti indietro mentre il mondo procede spedito in avanti. 

Le conseguenze di una violenza possono essere invisibili quanto la violenza stessa. Perché, le invasioni altrui non sono solamente fisiche. Le violenze mentali sono altrettanto difficili da affrontare, rendendo inerme e incapace di reagire chi ne è vittima, e che, molto spesso, non si rende neanche conto di esserlo. La manipolazione del pensiero inizia a poco a poco, come un serpente che striscia con fare lento ma inesorabile nel raggiungere la sua meta.  

I sintomi

Ansia, stress, attacchi di panico, depressione, tendenza a isolarsi e talvolta anche disturbi dell’alimentazione e del sonno. Questi alcuni dei sintomi che molto spesso le donne che subiscono violenza manifestano. C’è chi riesce a trovare dentro di sé la forza per chiedere aiuto, rivolgendosi ai consultori familiari o ai centri di soccorso anti violenza. Allo stesso tempo c’è chi preferisce chiudersi nella propria sofferenza, iniziando a sopravvivere. Eventi traumatici di questo genere hanno un forte impatto sulla qualità della vita nel lungo periodo. 

L’invisibilità delle conseguenze fa spesso si che non siano subito notabili dall’esterno, ma che rimangano silenti per un tempo imprecisato. Tempo in cui sarebbe invece essenziale intervenire tempestivamente, al fine di ridurre il peso di una ferità che non si rimarginerà mai alla stessa velocità di una frattura o simili.  

La violenza di genere nel mondo

Oltre il 35% delle donne nel mondo almeno una volta nella vita diviene vittima di un episodio di violenza. Episodi che, in circostanze di crisi o guerre si accentuano ancora di più. È il caso delle donne ucraine che negli ultimi mesi hanno vissuto sulla propria pelle la brutalità dell’esercito russo

Giulia Ciriaci

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