Ligabue pubblica il giorno 8 maggio 1997 l’album Su e giù da un palco in doppio CD, doppia musicassetta e triplo LP con la casa discografica Warner music Italy. Si tratta del sesto album della sua discografia, ma del primo live. Contiene i successi eseguiti dal vivo durante il Buon Compleanno Elvis Tour e tre pezzi inediti registrati in studio.

E’ il primo disco nel quale collabora con un nuovo gruppo musicale chiamato La Banda, formato da Federico Poggipollini e Mel Previte alle chitarre, Antonio  Righetti al basso, Antonio Pellati alla batteria. Le chitarre sono quindi delle grandi protagoniste e l’elemento portante della melodia. L’album è rimasto per cinque settimane consecutive al primo posto nella classifica degli album FIMI. Nel 2006 supera il milione di copie vendute e ottiene dieci dischi di platino.

Ligabue: “Il giorno di dolore che uno ha”

I tre brani inediti sono stati registrati presso lo studio Esagono di Rubiera in provincia di Reggio Emilia. Il giorno di dolore che uno ha è stato registrato nell’ottobre del 1996, Tra palco e realtà e Ultimo tango a Memphis nell’aprile del 1997. Particolarmente intenso e sentito è Il giorno di dolore che uno ha, dedicato all’amico e critico musicale Stefano Ronzani. A proposito della vicenda in cui l’amicizia e la malattia diventano protagoniste, Ligabue nel libro-intervista Vivere a orecchio. Ligabue si racconta a Riccardo Bertoncelli , di Riccardo Bertoncelli della Giunti Editori, afferma:

“E’ una vecchia canzone che scrissi tantissimo tempo fa. Poi capitò che un mio caro amico Stefano Ronzani si ammalò gravemente e ci fu un momento della sua malattia in cui capii che le lunghissime chiacchierate sul farsi forza, sul darsi speranza, sul combattere in qualche modo il suo male in realtà avevano perso di significato. A forza di ripetere le stesse cose non avevano più senso. Provai allora a comunicargli queste cose nella maniera che la fortuna o il caso o qualcuno ha deciso che, tutto sommato, con me funziona: con una canzone”

Ligabue: “Tra palco e realtà”

Un testo fortemente autobiografico, ma nel quale ogni artista del palcoscenico si può riconoscere. L’eterno conflitto tra l’identità privata e l’identità pubblica o le varie identità che spettatori e stampa attribuiscono, a volte con acutezza, la maggior parte delle volte con grande superficialità. Un brano fortemente energizzante nel quale la passione e la voglia di comunicare trionfano sempre, poiché il palcoscenico rappresenta, per chi lo ama, una “fame primordiale”.

“Abbiamo facce che non conosciamo ce le mettete voi in faccia pian piano e abbiamo fame di quella fame che il vostro urlo ci regalerà”

Ultimo tango a Memphis

E’ la cover di Suspicious Mind. Ligabue scrisse questa canzone per mettere a tacere tutte le voci sull’album Buon Compleanno Elvis. L’opinione pubblica era divisa tra chi riteneva che Luciano Ligabue fosse un fan di Elvis Presley, e tra i fan club di Presley che accusavano il cantautore di Correggio di aver maltrattato l’artista di Memphis nelle sue canzoni. Pertanto Ligabue decise di far parlare Elvis in prima persona:

“Ultimo tango a Memphis c’è chi non va più via non va più via pensi di avermi, pensi, senza averne un’idea.Ultimo tango a Memphis c’è chi non va più via non va più via mi hanno voluto, Elvis, per la loro allegria.”

Ligabue: gli altri brani

Ligabue inserisce nell’album la versione live di Hai un momento Dio sesto estratto dall’album Buon compleanno Elvis. Il brano viene impreziosito dall’assolo di un ospite di rilievo, Mick Taylor, chitarrista dei Rolling Stones dal 1969 al 1974. Musica e parole dei brani sono tutti di Luciano Ligabue, ad eccezione di A che ora è la fine del mondo?, testo di Ligabue, musica dei R.E.M (Mike Mills, Bill Berry, Peter Buck, Michael Stipe), e Ultimo tango a Memphis, di Ligabue e Mark James.

Dell’album Buon compleanno Elvis merita di essere menzionato Certe notti, vincitore della Targa Tenco. Non potevano mancare altri grandi successi legati agli album Sopravvissuti e Sopravviventi, Ligabue, Lambrusco coltelli rose & pop corn, A che ora è la fine del mondo?

Un album fortemente energizzante in grado di rendere perfettamente l’atmosfera di un concerto di Ligabue, grandissima fonte di ispirazione per artisti e un prezioso tesoro musicale da inserire negli scaffali degli appassionati di musica.
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