Lione, studente iraniano si sucida per denunciare il regime del suo Paese

Foto dell'autore

Di Stefano Delle Cave

Uno studente iraniano di 38 anni si è tolto la vita a Lione per denunciare la repressione del regime iraniano e portare l’attenzione pubblica sulle proteste in Iran dopo la morte di Mahsa Amini. Il fatto è accaduto lo scorso 26 dicembre quando l’uomo si è gettato nel Rodano annegando dopo aver lanciato un ultimo disperato appello in un video su Instagram.

Il suicidio dello studente iraniano

Lo studente iraniano suicida, fonte il gazzettino.it

Quando guarderete questo filmato, sarò morto”. Sono le parole di Mohammad Moradi, uno studente iraniano che si è suidicato per denunciare la violenta repressione del regime del suo paese. In Iran sono trascorsi oltre 100 giorni di cortei e manifestazioni brutalmente represse dalla morte di Mahsa Amini, la ventiduenne curdoiraniana arrestata dalla polizia morale e morta in carcere a seguito di violente percosse per aver indossato male il velo imposto alle donne dal regime islamico. Il 26 dicembre Moradi ha voluto riaccendere i riflettori su tutto questo gettandosi nel fiume Rodano a Lione in cui è annegato

Una protesta contro la repressione in Iran

Prima di morire il trentottenne studente iraniano ha spiegato i motivi del suo gesto in un video su Instagram. “La polizia sta attaccando le persone [in Iran], abbiamo perso molti figli e figlie, adolescenti, persino bambini, quindi dobbiamo fare qualcosa. Decido di suicidarmi nel fiume Rodano, è come una sfida per dimostrare che noi, popolo iraniano, siamo molto, molto stanchi di questa situazione. Decidiamo di cambiare paese”, ha spiegato Moradi che viveva a Lione dal 2019. Poi l’uomo si è tuffato nel Rodano gelato nonostante molti passanti l’avessero scongiurato di non farlo dopo aver capito le sue intenzioni. Il suo corpo senza vita è stato riportato a terra dai sommozzatori dei vigili del fuoco che lo hanno rianimato senza successo.

Stefano Delle Cave

Seguici su Google news