

In programma per la giornata odierna l’assemblea del CDA che delineerà il nuovo assetto societario del Livorno Calcio; Navarra insorge contro tutti e si taglia fuori dal progetto, Giorgio Haller alle porte della presidenza ed insorge lo scenario dei punti di penalizzazione.
”Tra fanatici in pelle che la scrutano senza poesia…Sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo tempo”
Le parole appartengono alla voce che per anni ha accompagnato e riempito le giornate di sole -e non- sul territorio labronico.
Nada –Malanima, ndr- interpretava così la sua ‘Amore Disperato’ nel lontano ma non così anacronistico 1983; ad oggi, 2020, la stessa disperazione sentimentale sembra investire l’intera piazza livornese.
Dall’epistole mafiosa delle tre croci con testa di maiale dedicate a Spinelli, Gruppo Carrano e BancaCerea, all’imminente addio dell’uomo della provvidenza Rosettano Navarra passando per disordini burocratici e penalità oramai certe.
Il finale di trama della società amaranto appare sempre meno chiaro e molto più disperato.
La situazione presidenziale
L’ingloriosa giornata di mercoledì 21 ottobre, che ha visto la compagine di Dal Canto cedere tra le mura del Picchi ad un Novara non proprio irresistibile, risulta essere il crocevia di un cataclisma che pare giungere ad una conclusione.
Le prime luci dell’alba hanno portato in dono un messaggio intimidatorio da parte di tifosi (in valutazione) ‘Pagherete tutto’ adornato da tre croci ed una testa mozzata di maiale indirizzate ai vertici della società toscana. In perfetto stile Francis Ford Coppola, per capirci.

Sul calar della sera, però, al termine della sconfitta subita in extremis per 3-2, ha voluto intervenire Rosettano Navarra per far chiarezza sulla situazione Livorno-Federcalcio
La querelle societaria narra di un passaggio di proprietà non ancora ratificato; di fideiussioni rilasciate e solleciti telefonici senza risposta.
Di seguito uno strappo d’intervista riportata su ‘L’osservatore.com‘.
”In questo momento la confusione regna totale, e non si riesce a capire chi effettivamente è socio e chi no. Riguardo al passaggio non è arrivato alcun visto di esecutività sul passaggio di quote da parte della federazione, per cui, in tutta questa confusione, non si riesce nemmeno a capire chi possa partecipare domani all’assemblea dei soci. Sarebbe opportuno che fosse la federazione a fare chiarezza, altrimenti continuiamo a scagliarci gli uni contro l’altro, e magari neanche abbiamo titolo, senza risolvere nulla.”
Continua poi con una frecciata di forte impatto nei confronti della persona di Aldo Spinelli, delineata come causa preponderante dell’enorme disagio creatosi.
”Spinelli mi ha deluso oltre ogni limite, tanto che lui, vergognandosi della situazione venutasi a creare, non mi ha più parlato…Certo è che, ad oggi, l’unico vincitore è Spinelli, nella tasche del quale sono entrati un milione e mezzo di euro.”.
Ribadisce, in ultimo, come agirebbe nel remoto caso in cui la Federazione ratificasse il passaggio di proprietà.
”Ribadisco quanto detto nei giorni precedenti, io me ne vado, non voglio aver niente a che fare con questa compagine societaria. A questo punto non mi interessa nemmeno il discorso economico, purtroppo si tratta di una operazione iniziata male e finita peggio.”
Quale futuro si delinea per il Livorno?
Il quadro generale, ad oggi, vede il Gruppo Carrano detentore della quota di maggioranza col 34%, Giorgio Heller come presidente in pectore in attesa del CDA atteso per il pomeriggio che formalizzerà il nuovo consiglio di amministrazione.
La speranza del gruppo maggioritario, quindi, resta quella che Navarra si dimetta di propria sponte prima dell’inizio dell’assemblea, come ribadito dallo stesso Heller.
”Sarebbe un bel segnale da parte sua rassegnare le dimissioni da presidente già prima dell’assemblea di domani.”
Il timore -ma anche consapevolezza- dei tifosi amaranto è che tra l’assemblea odierna ed il responso della FIGC in merito ai caos societari possa portare ad una penalizzazione in termini di punti.
Tutto ciò, unito ad una classifica tutt’altro che felice sarebbe una bella batosta psicologica. Insomma, nel 1957 Sidney Lumet esordiva nel mondo cinematografico con quel capolavoro di nome ‘Parola ai giurati’ riscuotendo enorme successo; a distanza di sessant’anni la piazza di Livorno attende con ansia un responso dal quale poter ripartire ed acquietarsi, sempre e comunque alla ricerca di un amore -davvero troppo- disperato.
Alessandro Rossi.