L’orologio dell’Apocalisse segna 100 secondi a mezzanotte

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Di Redazione Metropolitan

Non siamo mai stati così vicini alla mezzanotte come ora. Il famoso Doomsday Clock, che segnerebbe l’ipotetica fine del mondo, ci comunica che attualmente siamo solo a 100 secondi dalla mezzanotte.

L’orologio dell’apocalisse

Nel 1947 gli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists, gruppo di scienziati fondato nel 1945 da Albert Einstein e dall’Università di Chicago, crearono il Doomsday Clock, ovvero l’Orologio dell’Apocalisse. Questo è un metaforico un indicatore che calcola quanto l’umanità sia vicina alla sua fine sulla base degli eventi che si registrano sul nostro pianeta.
Ed il Bollettino degli Scienziati Atomici ci avvisa del pericolo: siamo a un passo dall’olocausto nucleare.

L’organizzazione, aveva già reso noto il rischio a cento secondi dall’Armageddon già in gennaio, in occasione dell’annuale aggiornamento.
Inizialmente l’orologio aveva tutto il quadrante. Solo successivamente ci si rese conto che quello che contava erano gli ultimi 15 minuti, perché difficilmente ci si sarebbe spostati da lì. Effettivamente così è stato, con una piccola (e unica) eccezione: nel 1991 si arrivò alle 23:43, ovvero a 17 minuti dal giorno del giudizio. Avvenne in corrispondenza della firma del trattato per la riduzione delle armi strategiche (START) tra USA e URSS e dello smembramento dell’Unione Sovietica.

Da due anni a un passo dall’Apocalisse

L’orologio segna 100 secondi alla mezzanotte da 2 anni ormai. Gli stessi scienziati specificano che nonostante il tempo resti apparentemente fermo in realtà il pericolo della mezzanotte si fa solo più concreto. “Che le lancette non si siano spostate non significa che la situazione si è stabilizzata”, ha spiegato un portavoce. “L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la conquista della centrale atomica di Zaporizhzhia fanno sì che l’umanità sia arrivata al punto più vicino di sempre alla autodistruzione nucleare”. Questa non è la prima volta che le lancette dell’orologio si sono avvicinate così tanto alla mezzanotte. Sono stati, in particolare, due i momenti in cui l’orologio ha segnalato l’allarme.
Il primo si verificò nel 1953, quando Stati Uniti e Unione Sovietica avevano iniziato a testare le bombe all’idrogeno. Il secondo nel 2018, in seguito al fallimento di leader mondiali per affrontare le tensioni relative alle armi nucleari e alla questione dei cambiamenti climatici.

Non c’è dubbio che il conflitto scoppiato in Ucraina abbia fatto accelerare questo processo, dunque.
Un campanello d’allarme per agire al più presto.

Beatrice D’Uffizi

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