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L’uomo d’acciaio di Nolan, un Superman molto poco Clark Kent, ma sicuramente molto umano

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Stasera in tv su Italia uno l’uomo d’acciaio, il volto nuovo del supereroe per definizione. Il connubio Henry Cavill-Christopher Nolan dà vita ad un Superman, che per diventare un supereroe, si dovrà fidare dell’uomo e che dovrà essere ricambiato.

Basato sul personaggio dei fumetti DC Comics, L’uomo d’acciaio ci descrive il figlio di Krypton, facendoci immergere nelle difficoltà fisiche e psicologiche che Superman deve affrontare per diventare il salvatore. La particolarità del film è che il personaggio cattivo, viene sì distrutto da Superman, però, punto fondamentale delle vicende, verrà aiutato dal genere umano. L’uomo che sostiene il supereroe a diventare tale è il cuore pulsante del messaggio che Nolan ci vuole trasmettere e che cambia le carte in tavola della storia tradizionale, fino ad ora raccontata.

L’uomo d’acciaio e le origini su Krypton

L'uomo d'acciaio stasera in tv, Henry Cavill in una scena del film
L’uomo d’acciaio 2013 di Christopher Nolan

Il film si apre sul pianeta Krypton che sta andando incontro alla sua distruzione a causa dell’esaurirsi delle sue risorse. Jor-El, interpretato da Russel Crowe, e l’alto consiglio di Krypton vengono sorpresi da un attacco militare del generale Zod, ex leader militare kryptoniano. Egli vuole rubare il codice genetico della stirpe, conservato proprio da Jor- El. Nel frattempo Lara, moglie di quest’ultimo, sta dando alla vita il loro primogenito kal El, unico bambino nato naturalmente dopo secoli su krypton.

Per salvarlo dal pianeta che sta andando inesorabilmente verso il disfacimento, Jor-El e Lara inviano il bambino sulla terra. Prima però infondono nel neonato il codice genetico della stirpe di Krypton. Zod dopo aver ucciso Jor-El viene arrestato con i suoi guerrieri e imprigionato nella zona fantasma. Da lì a poco Krypton si dissolve. Kal-El atterrato a Smallville viene cresciuto da Jonathan e Marta Kent, che danno al piccolo il nome di Clark.

La gente ha paura di quello che non capisce

 Nolan, con piccoli e frequenti flashback, ci trasporta nell’adolescenza difficile del giovane, che prova disagio a tenere nascoste le sue grandi abilità. Ci racconta di un Clark ragazzino, che rischia più volte di essere scoperto, ma che comunque non si tira indietro nel salvare compagni di classe e amici da tragedie imminenti. Proprio per questo sarà additato come un “diverso” e bullizzato. Fondamentale diventa il rapporto col padre adottivo, egregiamente interpretato da Kevin Costner.

Uno dei punti fermi, e che differenzia il film dagli altri “Superman”,  è proprio il rapporto che si instaurerà tra i due. Jonathan parla apertamente con il figlio, sconsigliandolo di usare i propri poteri in pubblico e ponendogli da subito il problema che la società lo avrebbe emarginato. “ La gente ha paura di quello che non capisce”. L’uomo crede fermamente che il ragazzo sia stato inviato sulla terra per uno scopo, ma che arriverà col tempo il momento giusto per rivelarsi all’umanità. Egli sacrifica per questo fine anche la sua vita, viene infatti travolto da un tornado, impedendo al figlio di salvarlo., davanti a una folla di persone.

Il regista propone la storia di Lois e Clark in maniera del tutto nuova, senza veli di misteri né bugie

 Il Clark descritto da Nolan passa la sua giovane età da vagabondo, sotto falsa identità e portando in salvo segretamente persone in pericolo di vita. Si reca successivamente in Antartide, dove viene scoperta una nave aliena, che si rivelerà cryptoniana. Inserendo in essa una chiave lasciatagli dal suo padre naturale, gli comparire così l’ologramma di Jor-El, il quale gli spiega le sue origini e il perché fu inviato sulla terra. Proprio qui Kal El incontra Lois Lane (interpretata da Amy Adams), giornalista del Daily Planet, recatasi sul posto per scrivere un articolo.

Lois viene soccorsa da Clark, che per medicarla sarà costretto a rivelarle il suo segreto. La donna cerca poi di rintracciare Clark e conosciuta la sua storia, gli promette di non rivelarne il segreto. Il regista propone la storia di Lois e Clark in maniera del tutto nuova, senza veli di misteri né bugie. Il supereroe infatti si pone da subito alla donna come alieno e non come Superman, nascosto nei panni di Clark Kent. La ragazza ci viene presentata infatti come fedele alleata di Kal El.

Clark Kent da Kal El a Superman

L’uomo d’acciaio di Nolan infatti, per tutta la durata del film è Kal, non Clark Kent ma soprattutto non Superman. Gli eventi precipitano quando il generale Zod, liberato dalla sua prigione, giunge sulla terra per conquistarne il pianeta. Il piano del kryptoniano è quello di sterminare gli umani che abitano terra e, tramite il codice, ricreare krypton. Zod ordina agli esseri umani che sia portato al suo cospetto Kal-El. Uno dei punti nevralgici del film è come il supereroe si consegni nelle mani degli esseri umani e nello specifico all’esercito, per essere condotto da Zod. Quello che sarà Superman compie un atto di fede nei confronti del suo popolo e si sacrifica per esso. Con l’aiuto di Lois e l’ologramma del padre, egli verrà infine soprannominato Superman da noi umani e cercherà di fermare Zod in tutti i modi.

Clark vince la sua guerra personale

 L’esercito capirà ben presto che Kal non costituisce un pericolo per il nostro genere. Si stabilisce così un sodalizio tra i soldati e Superman, che insieme porranno fine alle mire malvagie di Zod. Proprio come il nostro supereroe ha imparato a fidarsi dell’uomo, per vincere la guerra gli essere umani si fideranno di Superman. Oltre ad uscire vittorioso dallo scontro con il generale Zod, Clark vince soprattutto una guerra personale. È arrivato infatti il momento giusto in cui rivelarsi all’umanità, proprio come predetto da Jonathan. Non è più un eremita con false identità ma l’alieno inviato sulla terra per diventarne l’eroe. È così pronto a diventare Superman. Vincente è anche Nolan che ci propone un Superman molto poco Clark Kent ma sicuramente molto umano.

Sabrina Baiocco

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