Maeve Wiley è uno dei personaggi principali di Sex Education, la serie prodotta da Netflix che ha lanciato la sua terza stagione lo scorso 17 settembre. Maeve Wiley non è solo la classica ragazza in apparenza dura e alternativa; nel corso delle puntate si scopre una grande propensione letteraria e un amore sconfinato per la letteratura femminista. Ecco tutti i libri letti da Maeve nel corso delle tre stagioni correnti.

Maeve Wiley, quando la letteratura è sinonimo di conforto

La situazione di Maeve Wiley non è rosea. Abbandonata dal padre e da una madre problematica, cresce in fretta spalleggiandosi con il fratello. Vive da sola in una roulotte, è derisa e spesso presa di mira a scuola poiché considerata diversa. Non si intende fare spoiler in questa sede, solo analizzare come una serie incentrata su problematiche sessuali, adolescenziali, e psicologiche abbia anche creato ad hoc un personaggio come quello di Maeve Wiley che crede, fermamente, nel potere della letteratura. Da quanto tempo, una serie TV pensata per un pubblico abbastanza giovane, non citava grandi classici letterari? Probabilmente dai tempi delle Gilmore Girls, ed è quindi d’obbligo un parallelismo con Rory Gilmore.

Se Rory è colei che ama i classici, va in giro con un libro sempre in borsa e incarna la lettrice solitaria combaciando, a tratti, col prototipo della lettrice- nerd, Maeve Wiley è tutt’altro che una pacata lettrice delicata e ingenua. La letteratura amata e divorata da Maeve parla di donne; donne che lottano, donne che inseguono la propria indipendenza, donne che non si piegano a una società che li vuole relegare in un angolo come suppellettili. Ecco che Maeve Wiley diventa un’accanita lettrice di letteratura femminista. Un personaggio che è un ossimoro umano: all’apparenza oscuro e ribelle ma al suo interno empatico, generoso, emotivo. A differenza di Rory, Maeve utilizza la letteratura come conforto; i libri non sono un passatempo, sono uno strumento volto alla consolazione di una ragazza solitaria e con tanti problemi che, alle feste e alle baldorie preferisce leggere Virginia Woolf.

Le autrici femministe citate in Sex Education, tutte le letture di Maeve: da Jane Austen a George Eliot

Fra i corridoi del liceo Moordale non c’è solo spazio per parlare di sesso, adolescenti e amore. Sex Education regala, stagione dopo stagione, una vera sfilata di classici della letteratura femminista. Autrici imprescindibili, icone letterarie, testi attualmente moderni che Maeve Wiley ci presenta, scena dopo scena. Ecco, di seguito, tutte le letture di Maeve che in comune hanno emancipazione, libertà e indipendenza. Jane Austen è una delle grandi protagoniste circa i testi di letteratura femminista preferiti da Maeve Wiley. Sul suo comodino, in una scena delle serie, compaiono proprio Emma e Orgoglio e pregiudizio seppur Maeve affermerà di amare tutta la produzione letteraria di Jane Austen:

  • Emma: pubblicato la prima volta nel 1815, la protagonista del testo è  Emma Woodhouse una giovane donna che ha deciso di non conseguire matrimonio. Tema principale del testo è il fraintendimento sentimentale. La Austen scriverà di questo libro: “Sto per descrivere un’eroina che non potrà piacere a nessuno, fuorché a me stessa”. La peculiarità del personaggio di Emma è che, rispetto agli altri personaggi nati dalla fantasia della scrittrice, è stranamente immune all’amore romantico.
  • Orgoglio e Pregiudizio: intramontabile classico pubblicato il 28 gennaio 1813.  Mr. e Mrs. Bennet hanno cinque figlie. Jane, la maggiore, è oggetto di attenzioni di un gentiluomo in visita mentre Elizabeth nutre un forte rancore nei confronti di Mr. Darcy che disprezza la condizione economica della famiglia Bennet. In una società maschilista e patriarcale che imponeva alle donne il matrimonio come unica via d’emancipazione, Lizzie sarà colei che farà la differenza!

Menzione speciale anche per Lady Susan di Jane Austen: Maeve dimostrerà di apprezzare il breve romanzo epistolare pubblicato postumo definendolo ”Un pezzetto di letteratura femminista seriamente sottovalutato”.

  Middlemarch  e Silas Marner di George Eliot

Un’altra protagonista della letteratura femminista e delle letture di Maeve Wiley è George Eliot, pseudonimo di Mary Anne Evans. Fra le più importanti scrittrici britanniche dell’età vittoriana, nel corso della serie Sex Education sono due i titoli che compaiono:

  • Middlemarch: il romanzo più famoso della scrittrice britannica, datato 1874,  la cui protagonista della trama è Dorothea; una giovane scrittrice che sposa uno studioso salvo poi scoprire che, quest’ultimo, non rispetta la sua intelligenza in quanto donna. Insoddisfatta della sua condizione matrimoniale, nonostante cerchi di essere una moglie rispettosa, incontrerà un cugino di suo marito: Will Ladislaw. Fra le tematiche salienti l’importanza dell’istruzione la cui protagonista sarà esempio attivo di continua brama di conoscenza e le differenze fra classi sociali.
  • Silas Marner: romanzo pubblicato nel 1861. Protagonista è un tessitore che, in seguito a una disputa religiosa, è accusato falsamente di furto e omicidio. Lascia la sua città trasferendosi villaggio di Raveloe, dove vive da solitario. Ritroverà la felicità quando prenderà con sé la piccola Eppie, orfana di madre, che lui alleverà come una figlia.

Maeve Wiley, la letteratura femminista e Virginia Woolf

Chi ha visto Sex Education conosce l’amore sconfinato di Maeve Wiley per Virginia Woolf. Rivoluzionaria della letteratura femminista, i libri che compaiono nella serie prodotta da Netflix sono Una stanza tutta per sé e Un apprendista appassionato: i primi diari, 1897-1909. Maeve definirà l’autrice come ”La Beyoncé della sua epoca”.

  • Una stanza tutta per sé: pubblicato nel 1929, il titolo deriva dalla concezione della scrittrice per la quale “una donna deve avere soldi e una stanza tutta per sé per poter scrivere“, riferendosi alla libertà personale di poter creare arte. Il saggio ripercorre la storia letteraria della donna: la tesi della Woolf rivendica la possibilità, per il genere femminile, di essere ammesse ad una cultura che, fino a quel tempo, era stata prettamente maschile e patriarcale. La critica è incrementata anche alla società inglese, tacciandola di maschilismo. La cristallizzazione della figura femminile volta al silenzio, esclusa e non ascoltata, porta Virginia ad un’ulteriore impellenza: distruggere quel linguaggio patriarcale e far divenire necessità e diritto, dare spazio ad una voce che rappresenti la prospettiva femminile.
  • Un apprendista appassionato: i primi diari 1897-1909: i diari personali di Virgilia Woolf.

Una rivendicazione dei diritti della donna di Mary Wollstonecraft

Mary Wollstonecraft fu fondatrice del femminismo liberale, nota anche per essere la madre della scrittrice di Frankenstein, Mary Shelley, fu una pioniera dei diritti femminili,  A Vindication of the Rights of Woman è un appello all’educazione e alla libertà delle donne. Le tematiche più importanti del testo sono indipendenza economica, l’uguaglianza legale, l’accesso alle professioni; tutto ciò che implicava il riconoscimento della donna come essere autonomo, intelligente e non subordinato alla società maschile. Sostenne, contro la prevalente opinione del tempo, che le donne non sono inferiori per natura agli uomini, bensì era la diversa educazione a loro riservata che le poneva in una condizione di inferiorità e svantaggio.

Altri scritti e autrici citate nel corso degli episodi

Dopo aver citato i testi più importanti occorre non dimenticare altri ulteriori scritti che compaiono nel corso della serie in scene, conversazioni e puntate. Una nuova terra (Unaccustomed Earth) pubblicato nel 2008  dall’autrice americana Jhumpa Lahiri, vincitrice del Premio Pulitzer della Narrativa. L’immancabile Sylvia Plath con La campana di vetro: un romanzo semiautobiografico in cui l’autrice tratta la morte e la rinascita, la contraddizione fra aspettativa e realtà e il ruolo delle donne nell’America degli anni Cinquanta.

Nell’ultima stagione uscita il 17 settembre, Maeve Wiley ci riserva ulteriori sorprese circa la letteratura femminista. Compare Nella casa dei tuoi sogni ( In the Dream House) in cui l’autrice Carmen Maria Machado racconta lo smarrimento e la solitudine di trovarsi in una relazione segnata dall’abuso psicologico. In più, nella compilazione di un questionario scolastico, dichiarerà di aver recentemente letto i romanzi dell’attivista e scrittrice Alice Walker e le poesie di Maya Angelou. Una menzione anche per Aimee Gibbs, la migliore amica di Maeve, che sempre nell’ultima stagione afferma candidamente di aver letto Simone de Beauvoir e aver appreso solo in seguito che fosse una donna a scrivere ciò che aveva letto: ora, quindi, tutto aveva più senso. Un modo per parlare di letteratura, problematiche giovanili ed emotive in un modo del tutto originale: una serie che fa informazione, prevenzione, e divulgazione.

Stella Grillo

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