Maltempo in Emilia Romagna, allerta rossa meteo: due morti e quattro dispersi

Ancora piogge e allerta rossa in Emilia Romagna. Nella notte i fiumi hanno continuato a uscire dagli argini e l’acqua invade diverse aree della Romagna. Finora il bilancio è di due morti e quattro persone disperse nella provincia di Forlì-Cesena. Almeno 900 sono invece le persone evacuate.

Maltempo in Emilia Romagna: gli ultimi aggiornamenti dalla regione colpita dalla forte alluvione

La pioggia non dà tregua nelle zone dell’Emilia Romagna colpite dalla pesante ondata di maltempo degli ultimi giorni. Anche per la giornata di oggi, 17 maggio, la Protezione Civile ha diramato un’allerta meteo rossa per “criticità idraulica” e “idrogeologica”, oltre che “gialla” per mareggiate. In diversi Comuni della Romagna sono partite lunedì sera le evacuazioni preventive delle zone giudicate a maggior rischio. Sono infatti migliaia gli sfollati nella Regione, con strutture allagate e fiumi in piena o esondati. 

Intanto, nelle ultime ore, continua ad aggravarsi il bilancio del maltempo in Emilia Romagna: due persone sono morte e almeno quattro risultano al momento disperse. Le due vittime accertate sono un uomo di Forlì, probabilmente annegato nel piano terra della sua abitazione e un settantenne di Ronta di Cesena. In totale, almeno 4 persone risultano disperse nella provincia di Forlì-Cesena in seguito all’ondata di maltempo che vede impegnati circa 600 vigili del fuoco. Secondo quanto si apprende dai soccorritori, una persona sarebbe dispersa a Cesena e tre a Forlì. “È complessa la viabilità, con molte strade allagate, gli spostamenti sono difficili se non con mezzi attrezzati, ci sono problemi anche sulla viabilità nazionale, si consiglia di evitare alcune arterie e sono sconsigliati i movimenti da sud. C’è l’interruzione dei servizi ferroviari regionali e tutta la tratta adriatica deviata sulla tirrenica; l’invito è adottare misure di massima cautela, l’emergenza non è assolutamente finita, bisogna ascoltare le indicazioni, le operazioni di soccorso possono essere complesse e mettere a rischio i soccorritori”, avverte il vice capo Dipartimento Protezione Civile Titti Postiglione ai microfoni di Rai News.

Roberta Maria Di Giovangiulio

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