Mamma, storia di un viaggio alla ricerca dell’isola di Itaca

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Di Stefano Delle Cave

Nel terzo appuntamento della nostra rubrica di narrativa StoryLine abbiamo scelto, essendo in prossimità del 10 maggio, di dedicare il nostro racconto alla festa della mamma. In particolare il nostro pensiero va a tutte le mamme del mondo che si sacrificano e che si sono sacrificate per la felicità dei propri figli. Oggi ve lo riproponiamo

Mamma, l’inizio


L’odore salmastro dell’acqua di mare li circondava ormai da 2 giorni e il cielo nuvoloso che gli sovrastava la testa non prometteva nulla di buono. Ben aveva solo 6 anni e non capiva perché sua madre avesse deciso di fare questo terribile viaggio. La giovane mamma gli aveva spiegato che si trattava di una caccia ad un tesoro su una fantastica isola aldilà del mare. “Come si chiama quest’isola?”, aveva chiesto ingenuamente il piccolo Ben. “Si chiama Itaca”, gli aveva risposto la madre,”è un posto che si trova molto lontano, oltre l’Africa”,. “Non sarà troppo lontano?”, continuò il piccolo Ben. “La vita molto spesso ci spinge a guardare oltre il nostro sguardo e noi dobbiamo seguire la strada che ci indica per non restare indietro”, riprese la giovane mamma. Fu così che sì incamminarono nel deserto per raggiungere la costa e partire alla ricerca di questa fantastica Itaca.

Mamma, è il terzo appuntamento della nostra rubrica di narrativa StoryLine dedicato alla festa della mamma
“Un uomo che chi ha messo vent’anni per arrivare a Itaca”, questa immagine come quella di copertina è sta realizzata dal pittore Sergio Totaro

La forza di una madre


E quando si stancava durante il tragitto, quando furono chiusi al buio in quella che lui chiamava la casa con le sbarre, perfino quando la sentiva urlare per le violenze subite e la disperazione, la madre gli faceva coraggio e gli diceva di non smettere di sognare. “Conosco la storia di un uomo che ci ha messo vent’anni per arrivare a Itaca e tu ti lamenti per qualche mese?”, gli diceva la giovane mamma stringendogli la mano mentre il piccolo Ben si addormentava. Aveva sognato e sognava ancora adesso questa isola piena di animali dove lui e la madre correvano per i campi mentre il vento accarezzava piano i loro volti. Erano passati 6 mesi e il brusio che si sentiva crescere tra le persone in viaggio con lui gli fece pensare che ormai Itaca fosse molto vicina. Poi la pioggia incominciò a lavargli gli occhi e il rumore dei fulmini fece tornare in mente al piccolo Ben i racconti della madre. Una volta sua mamma gli aveva detto, raccontandogli la storia di un uomo che ci aveva messo vent’anni per trovare Itaca perchè un dio malvagio impediva l’arrivo sull’isola di questo viaggiatore. Quel forte temporale gli aveva fatto pensare che questa divinità cel’avesse anche con lui e che, come l’antico viaggiatore, non volesse fargli conquistare il tesoro.

Mamma, è il terzo appuntamento della nostra rubrica di narrativa StoryLine dedicato alla festa della mamma
Tutti cerchiamo la felicità, questa immagine è stata realizzata dal pittore Sergio Totaro

Alla ricerca della felicità

Poi la barca cominciò improvvisamente ad ondeggiare, minacciando di affondare. Ben ebbe paura e si strinse alla madre. “Qualsiasi cosa succeda non lasciare mai la mia mano”, disse la donna al piccolo Ben. Poi una grande onda capovolse la loro barca facendola a pezzi. La mamma di Ben afferrò quello che restava di un asse ma era troppo piccolo per tutti e due. “Aggrappati, disse al figlio.”Tu dove vai?”, chiese il piccolo Ben preoccupato. “Promettimi che arriverai ad Itaca”, rispose la madre prima di scomparire tra le forti onde. Ben rimase in silenzio. Non parlò nemmeno quando un altra grande nave lo raccolse. Aprì a bocca solo quando capi di essere arrivato a terra.Siamo a Itaca?” chiese ad un uomo che poco prima aveva scritto in un elenco il suo nome. “Itaca eh”, gli rispose questi sorridendo, “Ulisse cerca Itaca e tutti noi con lui perché in fondo tutti cerchiamo la felicità”.